La casa automobilistica tedesca ha diffuso una nota nella quale dichiara che gli Euro 6 non sono coinvolti nello scandalo emissioni, ma conferma anche che sono 11 milioni i mezzi coinvolti nel mondo. Si impegna inoltre a presentare soluzioni tecniche per ovviare al problema entro la fine di ottobre.
Si partirà con un’informativa ai possessori dei veicoli coinvolti, che saranno poi aggiornati attraverso siti web dedicati.
Cinque milioni di auto coinvolte del solo marchio Volkswagen, fra cui la Golf di sesta generazione, la Passat di settima generazione e la Tiguan di prima generazione, che montano il motore “incriminato”, ovvero il 2.0 TDI EA 189 Euro 5. Coinvolte anche 2,1 milioni di Audi, 1,2 di Skoda, 700mila Seat e i veicoli commerciali.
Si ipotizzano modifiche al software ma in alcuni casi anche agli iniettori. L’impatto economico stimato dell’operazione, 6,5 miliardi di dollari.
Ma perchè gli Euro 6 (in vigore dal 1° settembre 2014 per le nuove omologazioni e dal 1° settembre 2015 per le nuove immatricolazioni) sono a norma? Paradossalmente, i valori limite richiesti sono molto più impegnativi, ed hanno richiesto provvedimenti radicali ai costruttori, evidentemente tanto da non rendere più “utile” il ricorso al software.
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