Il Veneto è la prima regione d’Italia per produzione e volume di esportazioni di vino e si prepara quest’anno ad imbottigliare 9,3 milioni di ettolitri, il 13 per cento in più dell’annata precedente. A fare la parte del leone sarà sempre il Prosecco, che rappresenta il 33 per cento della produzione vitivinicola del territorio della Serenissima, seguito dai pregiati veronesi Valpolicella, Soave, Bardolino e Bianco di Custoza, che valgono quasi un quinto del vino ‘made in Veneto’.
I numeri sono stati diffusi a Expo in occasione dell’inaugurazione della settimana dei vini veneti al Padiglione del vino italiano, alla presenza di Giuseppe Pan, assessore al primario della Regione Veneto, dei presidenti dei Consorzi Doc e Docg del Veneto e di Arturo Stocchetti, presidente dell’Unione dei 21 consorzi veneti di tutela.
“Siamo una Regione che ha investito molto nella tutela dei propri vitigni, nella qualità dei propri vini e nella promozione internazionale”, ha sottolineato Pan, nel faccia a faccia fuori programma con i presidenti dei Consorzi di tutela dedicato anche a valutare le notizie del maxisequestro amministrativo operato dai carabinieri dei Nas nelle cantine del ‘quartiere del Piave’. Un’operazione alla quale i presidenti dei consorzi del ‘sistema Prosecco’ in Veneto guardano con grande attenzione e qualche preoccupazione per gli effetti di immagine, ma anche con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per superare il periodico controllo sistematico del nucleo antifrodi e sofisticazioni. “Il sistema Prosecco – hanno ribadito i presidenti dei tre consorzi di tutela ad Expo – grazie ai propri disciplinari e alle procedure di autocontrollo e di verifica applicate ha tutti gli anticorpi per garantire ai consumatori la qualità e la serietà di un vino che ha conquistato il primato di vendite in Italia e che viene venduto in 80 paesi nel mondo”