L’Italia sorpassa la Francia e diventa il primo produttore mondiale di vino con un quantitativo stimato a 48,9 milioni di ettolitri. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati della Commissione Europea che attesta un calo dell’uno per cento dei raccolti in Francia, dove la produzione si dovrebbe fermare a 46,6 milioni di ettolitri mentre al terzo posto disi trova la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri in calo del 5 per cento.
Il primato italiano – sottolinea la Coldiretti – è stato sostenuto da condizioni climatiche favorevoli che hanno garantito un’ottima maturazione delle uve tanto che in diversi territori si parla di annata storica per quantità e qualità-. A differenza in Francia particolarmente rilevante è risultato il calo in alcune zone come Beaujolais (–25 %) e la Bourgogne (–11 %) a causa del caldo eccessivo.
In Italia si produce oltre un quarto (28 per cento) del vino europeo che quest’anno dovrebbe raggiungere 163, 8 milioni di ettolitri, in leggero aumento rispetto allo scorso anno.
La vendemmia quest’anno è stata la seconda piu’ precoce dal dopoguerra, seconda solo a quella del 2003, l’anno di una storica siccità, quando iniziò il 2 agosto. Se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 45 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), quasi il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante a vini da tavola.
L’andamento della vendemmia è particolarmente positivo per sostenere le esportazioni che fanno segnare un risultato record con un incremento del 6 per cento in valore, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi 5 mesi del 2015. In Italia – conclude la Coldiretti – il vino genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone.
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