Al festival La Magnifica Terra di Bormio il Cai ha lanciato il suo messaggio per un turismo lento e sostenibile, formula su cui puntare per lo sviluppo economico e culturale delle località montane. Se si considera che il riscaldamento globale, che nelle Alpi è molto più accentuato che nel resto d’Europa, può contribuire ad accelerare il declino della pratica degli sport invernali da parte dei turisti e dei visitatori, fa notare il Cai, risulta ancor più urgente e necessario puntare su forme di turismo alternative e maggiormente destagionalizzate.
Come fa notare il Cai e come confermano i dati ufficiali, ad esempio l’annuario Istra sui dati ambientali, l’Italia è il Paese con la più alta biodiversità d’Europa, ed è caratterizzata da paesaggi culturali e ambientali di rara bellezza e da produzioni enogastronomiche di eccellenza. In questo scenario, sottolinea il Cai, si inseriscono i sentieri, un valore aggiunto del territorio sul quale puntare per promuovere ulteriormente i punti di forza del Bel Paese.
“È tempo di impegnarsi con decisone per vincere le resistenze di chi vede il turismo a passo d’uomo come marginale e minore per farlo riconoscere una fonte di uno sviluppo che coniuga tutela dell’ambiente e arricchimento culturale.”
I sentieri italiani, dei quali l’incontro “I sentieri anima del turismo sostenibile e accessibile. La questione della frequentazione non regolamentata con motoslitte, mezzi motorizzati, trial e dell’eliski” ha messo in evidenza anche la fragilità, si estendono per oltre 65.000 km dei sentieri italiani, addentrandosi nelle nostre montagne, patrimonio unico ma che necessita di una costante tutela e manutenzione.
Per questi motivi il CAI, di concerto con le altre associazioni ambientaliste, ha l’obiettivo di regolamentare la frequentazione indiscriminata dei mezzi motorizzati per fini ludici sui sentieri, dell’eliski e di nuove pratiche che si stanno lentamente affacciando, come l’elialpinismo e l’elibike. Ma soprattutto è necessario far rispettare le regole. Una delle strade, per il CAI, è la formulazione di una nuova definizione giuridica di sentiero, unica a livello nazionale, come via che può essere percorsa solo a piedi o in mountain bike.
“Vivere la montagna è un arricchimento costante, sia dal punto di vista culturale che da quello del benessere fisico – ha concluso il Presidente generale del CAI Umberto Martini – I sentieri sono uno degli elementi al centro della nostra mission, siamo convinti che la rete sentieristica sia uno strumento di rilancio economico e culturale per lo sviluppo di oggi e di domani del nostro Paese. ”