Sviluppo rurale, adottato il programma 2014-2020 per l’Umbria

Orvieto, Umbria
Orvieto, Umbria

Il programma di sviluppo rurale (PSR) per la Regione Umbria, formalmente adottato dalla Commissione europea, delinea le priorità per l’utilizzo di quasi 877 milioni di euro di finanziamento pubblico, periodo 2014-2020 (più di 378 milioni di euro dal bilancio dell’UE e 499 milioni di euro di cofinanziamento nazionale).

LE AZIONI – Le azioni più rilevanti sono quelle legate alla salvaguardia, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi, al potenziamento della competitività del settore agricolo e di quello forestale e a promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

Si prevede che circa il 42% delle superfici agricole farà oggetto d’impegni per la gestione delle risorse idriche, quasi il 29% per la gestione del suolo e che oltre il 13% delle superfici agricole e il 5% di quelle forestali saranno oggetto d’impegni a sostegno della biodiversità. Al fine di potenziare la competitività del settore agricolo e forestale, 1 200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende e oltre 400 giovani agricoltori riceveranno aiuto finanziario per avviare la propria attività. A questo riguardo, nella selezione delle operazioni un peso particolare verrà dato al fattore innovazione. L’11% della spesa pubblica del PSR verrà destinata a sostenere azioni che stimolano l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze. Il PSR Umbria contribuirà, inoltre, all’inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle aree rurali portando migliori servizi al 34% della popolazione rurale. Il 90% della popolazione rurale nelle aree rurali beneficerà anche di nuovi o migliori infrastrutture a banda larga.
I COMMENTI – Soddisfatto per l’approvazione, il Commissario europeo per l’Agricoltura Phil Hogan ha dichiarato: “Sono lieto che sia stato approvato il sesto PSR italiano. Uno dei punti di forza del nostro concetto di sviluppo rurale è che abbiamo fissato priorità centrali a livello di UE, garantendo al tempo stesso a Stati membri e regioni la flessibilità necessaria per adattare i programmi alle situazioni individuali. Nel caso dell’Umbria è stato posto l’accento su elementi come la gestione dell’acqua e il miglioramento della banda larga nelle zone rurali”. 

Per il sostegno allo sviluppo rurale, l’Unione europea mette a disposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria gestita a livello nazionale o regionale nell’ambito di programmi pluriennali cofinanziati. In totale sono previsti 118 programmi per l’insieme dei 28 Stati membri.

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