Dall’8 al 10 maggio si è svolta a Milano la 14° edizione di Solarexpo The innovation cloud, esposizione internazionale dedicata all’energia solare. Riceviamo e pubblichiamo il commento di Giorgio Ruffini, Presidente di AES, Azione Energia Solare, associazione di categoria del mondo fotovoltaico Italiano che rappresenta la base della filiera Italiana del fotovoltaico, cioè produttori, installatori, studi tecnici e possessori di piccoli e medi impianti.
“SOLAREXPO 2013 è terminato; siamo stati presenti, ci siamo incontrati, abbiamo vagato per padiglioni pieni solo a metà, abbiamo visto gli stands di aziende che sappiamo già che stanno per abbandonare il mercato, insomma ci sarebbero tutti gli elementi per essere scoraggiati ed affranti, ma non vogliamo farlo e non solo per ottimismo e per un incrollabile istinto di sopravvivenza, ma perché, in questo sfacelo intravvediamo i semi di una rinascita.
In questi anni sapete bene che AES Azione Energia Solare si è sempre battuta contro il proliferare incontrollato di mega-impianti, contro l’invasione di campo da parte di una finanza ignorante ed aggressiva, che, priva di ogni scrupolo, ha spolpato il mercato del fotovoltaico, come fosse una coscia di pollo. Alcuni si sono arricchiti (pochi in Italia), moltissimi hanno lavorato in condizioni di mera sopravvivenza, improvvisando strutture sovradimensionate e mal gestite che ora stanno miseramente crollando una dopo l’altra, nessuno ha fatto vera innovazione ottenendo, come unico risultato, la reazione rabbiosa della lobby dei produttori di energia da fonte fossile che hanno percepito in questo mostro che cresceva senza strategia e senza limiti, un pericoloso antagonista da combattere con ogni mezzo, lecito, illecito, etico e non etico.
La prima battaglia è stata vinta dal mostro inquinante, sporco e spregiudicato come quello che è appena stato sconfitto. Ovviamente non è finita qui, ci sono ancora scaramucce in corso, ci sarà certamente qualche nuova fiammata, ma credo che sia evidente per tutti che un’epoca è terminata, una bolla speculativa è esplosa ed è ora di riprendere a costruire.
Questo SOLAREXPO 2013 ha dato questa sensazione, un cumulo di rovine fumanti, nelle quali molte persone per bene stanno industriandosi per ricostruire le loro case e botteghe, piccole, ma solide. Un ritorno al passato del quale c’era bisogno, una ricerca delle motivazioni, delle origini, delle ragioni profonde che devono essere alla base di un mercato vero delle energie rinnovabili, la produzione di energia per il proprio fabbisogno ed il risparmio energetico. In un mondo nel quale ognuno produce l’energia che gli serve, si inquina molto meno, le reti avranno una funzione equilibratoria, saranno i canali preferenziali di milioni di vasi comunicanti e non veicoli di trasporto (e di perdita) di enormi quantità di energia su lunghissime distanze. Certamente sarà una transizione difficile, lunga forse, ma inevitabile.
Chi detiene un oligopolio non è disposto a rinunciare al proprio privilegio, anche quando è evidente che il suo tempo è trascorso. Avvenne quando il trasporto passò dai cavalli ai motori, quando l’illuminazione passò dal gas all’elettricità, quando la produzione passò dalla manualità all’informatizzazione, avverrà anche per le energie inquinanti che dovranno cedere il passo alle rinnovabili.
In questa fiera, priva degli inutili giganti, è ricomparsa l’inventiva, la genialità, la piccola soluzione che risolve un problema di modesta entità, ma che moltiplicata per milioni di esemplari rappresenta un nuovo ordine, un nuovo sistema energetico e non ci sarà legislazione o autority che potrà fermarlo.
Abbiamo visto sistemi di accumulo intelligente che usano la rete elettrica solo come supporto saltuario, che non richiedono permessi di allacciamento, non necessitano di tariffe incentivanti, che sono privi delle speciose procedure burocratiche con le quali la nostra politica litigiosa e corrotta ha imbavagliato ogni possibile iniziativa imprenditoriale.
Abbiamo visto moduli fotovoltaici che possono produrre elettricità e calore, piccoli generatori eolici in grado di fornire elettricità giorno e notte, con grande complementarietà con i moduli fotovoltaici e abbiamo visto soprattutto tanta gente che non è più disposta a subire, non è disposta ad arrendersi.
AES Azione Energia Solare ha da sempre auspicato questa evoluzione; certo con una classe politica seria ed avveduta, tutto sarebbe potuto avvenire con gradualità e senza traumi, ma siamo abituati, sappiamo che gli incapaci che abbiamo democraticamente eletto hanno bisogno che noi insegniamo loro come si fa a ripartire; facciamolo tutti insieme, uniti e senza rivalità di bottega e casomai, prima che questi politici se ne vadano a casa, cerchiamo di pretendere una legge elettorale nella quale ognuno di noi possa votare una persona della quale ha fiducia. Chiediamolo, democraticamente, ma con fermezza, con estrema fermezza.”