Il mercato dell’energia da fonte solare nel mondo è cresciuto negli ultimi 10 anni ad un ritmo compreso tra il 30% e il 40% annuo, sia a seguito della progressiva riduzione dei costi di produzione, sia a fronte dell’attuazione in diversi Paesi, fra i quali l’Italia, di politiche di sostegno finanziario rivolte all’utilizzatore finale. Per monitorarne l’andamento l’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano redige dal 2008 il Solar Energy Report. L’edizione 2013, “Il fotovoltaico oltre gli incentivi: quali prospettive per il mercato italiano?” è stata presentata a Milano il 16 aprile. Di seguito gli highlights.
Contesto internazionale: a livello mondiale il mercato del fotovoltaico con 33,7 GW installati nel 2012 è cresciuto rispetto al 2011 di circa il 20%, raggiungendo la quota complessiva di 101 GW. In Europa, nel 2012 sono stati connessi 16,8 GW di nuovi impianti, portando il cumulato a 69 GW. Il Paese leader nelle installazioni nel 2012, rimane la Germania, con Cina (+ 75%), USA (+88%) e Giappone (+81%) che si mostrano però come i principali mercati per tasso di crescita. Inoltre, da un lato si riduce l’importanza dei Paesi europei sull’installato annuo a livello globale, dall’altro nel contesto europeo acquisiscono sempre maggiore rilevanza i mercati emergenti (Regno Unito Danimarca, Belgio, Romania)
Le aspettative: le stime correnti prevedono per il 2013 installazioni per 35 GW di nuova potenza a livello globale, con un sostanziale spostamento del «baricentro» del mercato globale in area extra UE (USA, Cina e Giappone) che potrebbero contare per il 50% dell’installato 2013. In un orizzonte di medio termine, diversi appaiono i mercati emergenti come quello sudamericano (10GW tra 2013 e 2017), quello sudafricano (3,7 GW entro il 2016) e quello del Sud-Est Asiatico (3GW al 2017).
Paese
|
Potenza entrata in esercizio nel2012[MW] |
Potenza entrata in esercizio nel2011[MW] |
Cumulato a fine 2012[MW] |
Germania |
7.600 |
7.400 |
32.278 |
Cina |
3.500 |
2.000 |
7.000 |
Italia |
3.480 |
9.370 |
16.280 |
USA |
3.200 |
1.700 |
7.583 |
Giappone |
2.000 |
1.100 |
6.914 |
Francia |
1.200 |
1.510 |
4.200 |
Regno Unito |
1.100 |
700 |
1.975 |
India |
1.000 |
150 |
1.461 |
Grecia |
912 |
350 |
1.536 |
Australia |
800 |
700 |
2.200 |
Bulgaria |
670 |
145 |
815 |
Belgio |
655 |
850 |
2.672 |
Totale Europa |
16.803 |
21.000 |
69.400 |
Totale Mondo |
33.700 |
27.700 |
101.000 |
Le dinamiche industriali. E’ proseguito nel 2012 un contesto dominato da «oversupply» nelle fasi a monte della filiera: nel comparto del Silicio il grado di saturazione della capacità produttiva è pari al 55%, nella produzione di celle e moduli a fronte di una domanda globale pari a 33 GW annui si registra una capacità installata superiore ai 70 GW, con un grado di saturazione pari a circa il 47%. Questo ha comportato l’ulteriore contrazione dei prezzi rispetto al 2011: riduzione del 47% nel prezzo del silicio; riduzione del prezzo dei moduli compresa tra il 16 e il 40% cui non può far seguito una riduzione dei costi di produzione di pari entità.
Per effetto del consolidamento della filiera europea, entro il 2016 il i 60% imprese attive nelle fasi a monte della filiera fotovoltaica internazionale potrebbe di fatto uscire dal mercato e ad imporsi dovrebbe essere il modello dei produttori integrati.
Il contesto italiano, nel confronto 2011-2012, è all’insegna del segno meno: -73% la potenza entrata in esercizio; -39% la potenza installata; – 20% di numero di impianti complessivamente entrati in esercizio; -13% nel segmento residenziale; -50% nel segmento industriale e commerciale; -92% nelle centrali solari. Il volume d’affari del fotovoltaico italiano nel 2012 ha mostrato una contrazione del 58% sul 2011, passando da 14,8 mld € a 6,2 mld, sebbene sia in aumento il volume d’affari che rimane «nelle tasche» di imprese italiane, che è pari al 46% del totale (2,7 mld €) in aumento rispetto al 30% del 2011. Per quanto riguarda l’occupazione, il numero di addetti diretti ammonta a circa 14.000 unità, in contrazione del 22% rispetto al 2011.
I risultati del Quinto Conto Energia: ad inizio aprile il Contatore fotovoltaico segna 6,625 mld € di costo indicativo cumulato annuo. Di questi solo 155 mln € sono ascrivibili al Quinto Conto Energia. Dei 700 mln € messi a disposizione con il Decreto 5 Luglio 2012 più di 450 mln € sono stati assorbiti da impianti entrati in esercizio con il Quarto Conto Energia attraverso la corsa alle installazioni tra Giugno e Agosto 2012 e attraverso le proroghe concesse tramite il «Salva Alcoa 2» per gli impianti della Pubblica Amministrazione. La potenza incentivata con il Quinto Conto Energia è pari a 1,3 GW dei quali 938 MW iscritti a Registro e 373 ad accesso diretto. Sempre ad aprile, 799 MW incentivati con il Quinto Conto Energia risultano entrati in esercizio distribuiti su circa 61.000 impianti. Circa 512 MW distribuiti su 1.800 impianti incentivati tramite Registro non sono ancora in esercizio. Questi avranno la possibilità di entrare in esercizio fino a Settembre 2013 al fine di ottenere la tariffa incentivante. La procedura di iscrizione alla graduatoria del Primo Registro del Quinto Conto Energia, aperta a fine Agosto e pubblicata il 28 Settembre 2012 ha allocato «solo» 90 mln € sui 140 mln € messi a disposizione per la procedura dal Decreto. Il 32% della potenza ammessa a Registro è costituita da impianti già in esercizio. Il 19 Marzo 2013 il GSE ha aperto la procedura di iscrizione al Secondo Registro, che si chiuderà entro la metà del mese di Maggio 2013 e prevede un totale di spesa allocabile teorica pari a oltre 124 mln €. In coerenza con il limite massimo di 6,7 mld € il totale disponibile sarà inferiore ai 100 mln €. In base agli ultimi dati sul profilo mensile di installazioni e alle diverse ipotesi di risorse assegnate al Secondo Registro è possibile che il V CE giunga al valore di 6,7 mld € tra Maggio e Luglio prossimi in relazione al grado di saturazione del Registro.
“Il 2013 – ha dichiarato Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group – è un anno importante visto che la filiera è chiamata a mostrare di essere in grado di andare avanti anche senza incentivi”.
Le prospettive in assenza di incentivi? Secondo il Solar Energy Report 2013 solamente gli impianti industriali e i grandi impianti al Sud possono teoricamente raggiungere la sostenibilità economica. Le taglie residenziali raggiungerebbero la sostenibilità in presenza di detrazioni fiscali, mentre l’ottimizzazione della taglia dell’impianto nell’ottica dell’autoconsumo sulle taglie industriali potrebbe essere la chiave per la sostenibilità. Difficile invece la sostenibilità dell’investimento delle centrali solari anche nelle regioni a maggiore irraggiamento (anche in presenza di misure di supporto). Le prospettive al 2015 in assenza di misure di supporto e con una riduzione del prezzo del 10% annuo: gli impianti industriali e i grandi impianti potranno effettivamente considerarsi in grid parity grazie all’autoconsumo; il residenziale al Nord richiede soluzioni in grado di aumentare le quota di autoconsumo (storage, gestione dei carichi); potenziale sostenibilità raggiungibile anche per le grandi centrali solo nelle regioni a maggiore irraggiamento.