In un sistema elettrico caratterizzato da una sempre più rilevante produzione di energia da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili (FRNP), i sistemi di accumulo si propongono come una tecnologia strategica per garantire i servizi necessari alla stabilità e sicurezza del sistema elettrico, evitando il rischio di dover limitare la produzione delle fonti rinnovabili e aprendo la strada verso un sistema totalmente “decarbonizzato”.
Fra le soluzioni tecnologiche disponibili o in fase di sviluppo per l’accumulo di energia elettrica, particolare interesse rivestono gli accumuli di tipo elettrochimico (batterie), grazie alla grandissima versatilità di impiego e modularità. Tali caratteristiche in linea di principio consentono di far fronte a tutte o quasi sia le esigenza degli utilizzatori sia le molteplici e complesse esigenze del sistema elettrico, che potenzialmente si traducono nell’applicazione di sistemi di accumulo diversissimi per tipo di servizio (dalla regolazione di frequenza, alla risoluzione di congestioni zonali, al “time shift”, all’incremento dell’autoconsumo), taglia (da pochi kW nelle applicazioni domestiche alle decine di MW per sistemi connessi alla rete di trasmissione) e tempi di intervento (da pochi secondi a decine di ore).
A fronte del notevole interesse e dei rilevanti benefici che i sistemi di accumulo in prospettiva presentano nei confronti sia degli utilizzatori sia del sistema elettrico, vanno anche considerate le potenziali ricadute industriali, sia nell’ambito specifico dei materiali e delle tecnologie elettrochimiche, sia nel complementare settore della componentistica elettrica e dell’elettronica di potenza.
Fonte: Anie Energia