Siccità, stato d’emergenza in Lazio e Umbria. A rischio Marche e Toscana

L’Osservatorio del Distretto Idrografico Appennino Centrale ha aggiornato il quadro delle dichiarazioni dello stato d’emergenza approvate con due distinte delibere dal Consiglio dei Ministri dello scorso 7 agosto. Nel corso della riunione straordinaria di giovedì scorso è stato infatti dichiarato lo stato di emergenza per le crisi idriche che interessano le Regioni Lazio ed Umbria e le Regioni Marche e Toscana hanno avanzato la richiesta di dichiarazione dello stato d’emergenza, la cui istruttoria è attualmente in corso.


Alla sesta riunione straordinaria dell’Osservatorio permanente sugli usi idrici, che si tenuta presso la sede dell’Autorità di distretto dell’Appennino Centrale, hanno partecipato oltre al Ministero dell’Ambiente, all’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale e al Dipartimento della Protezione Civile, anche la Regione Lazio, la Regione Molise, la Regione Umbria, la Regione Marche, la Regione Abruzzo, l’Istat, Utilitalia, l’ATO 2 Lazio Centrale e Acea ATO 2. Presente inoltre l’On. Stella Bianchi, della Commissione ambiente della Camera dei Deputati.
In riferimento alla crisi idrica dell’ATO 2 Lazio Centrale, è stato effettuato un aggiornamento dello stato delle risorse e dei prelievi. La Regione Lazio si è impegnata a riferire, nell’occasione della prossima riunione dell’Osservatorio, in merito all’esercizio dei poteri sostitutivi sui Comuni che non hanno ancora consegnato le reti e gli impianti al gestore unico, come più volte richiesto dal Ministero dell’Ambiente.
La Regione Marche ha evidenziato un peggioramento della situazione idrica nella provincia di Macerata e si è impegnata a completare in tempi rapidi l’invio delle informazioni necessarie per consentire all’Osservatorio di assumere le decisioni riguardo il livello di severità idrica presente su tale territorio.
La Regione Abruzzo ha infine evidenziato la riduzione delle portate delle sorgenti e la presenza di diffuse criticità nell’approvvigionamento idropotabile, impegnandosi a completare l’invio delle informazione necessarie a definire lo stato idrico.
La prossima riunione calendarizzata per il 29 agosto verranno affrontati i temi relativi alle misure conseguenti alla Dichiarazione dello stato d’emergenza nelle Regioni Lazio e Umbria, l’evoluzione della crisi idrica nel territorio del Distretto, l’evoluzione del livello di severità nelle regioni Marche e Abruzzo e le risultanze del monitoraggio ambientale in corso sul Lago di Bracciano a cura di Irsa.
Infine, evidenzia una nota del Ministero, successivamente alla chiusura della riunione dell’Osservatorio, è pervenuta agli atti del Ministero dell’Ambiente l’ordinanza del Tribunale Superiore delle Acque, emessa il 14 agosto 2017, con cui è stata sospesa l’efficacia di alcune disposizioni contenute nell’ordinanza regionale del 28 luglio scorso riguardante i prelievi dal Lago di Bracciano, consentendo al gestore del servizio idrico il prelievo di 400 l/s.

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