Il programma di sviluppo rurale della Regione Valle d’Aosta è stato formalmente adottato oggi dalla Commissione europea. 137,9 milioni di EUR di fondi pubblici disponibili per il periodo di sette anni 2014-2020 (59,8 milioni di EUR dal bilancio dell’UE e 78,1 milioni di EUR di cofinanziamento nazionale).
Il programma pone in particolare l’accento sulle azioni di ripristino, preservazione e valorizzazione degli ecosistemi, migliorando la competitività dei settori agricolo e forestale e promuovendo l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Quasi il 90% dei terreni agricoli sarà oggetto di contratti agro-climatico-ambientali al fine di sostenere una migliore gestione delle risorse idriche, migliorare la gestione del suolo e promuovere la biodiversità.
Per migliorare la competitività degli agricoltori, oltre 360 aziende beneficeranno di un sostegno per ristrutturare e modernizzare le loro aziende e saranno concessi aiuti all’avviamento di imprese a 100 giovani agricoltori. Infine, il programma di sviluppo rurale della Valle d’Aosta contribuirà anche all’inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle zone rurali, con oltre il 98% della popolazione rurale interessata da strategie di sviluppo locale e infrastrutture a banda larga nuove o migliorate per il 10,63% della popolazione rurale nelle zone rurali.
Il sostegno allo sviluppo rurale costituisce il secondo pilastro della politica agricola comune e mette a disposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria dell’UE da gestire a livello nazionale o regionale nell’ambito di programmi cofinanziati pluriennali. In totale sono previsti 118 programmi in tutti i 28 Stati membri. Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 individua sei priorità economiche, ambientali e sociali e i programmi contengono obiettivi chiari che stabiliscono le finalità da conseguire. Inoltre, per coordinare le azioni in modo più efficiente e massimizzare le sinergie con gli altri Fondi strutturali e di investimento europei (ESIF), è stato convenuto con ciascuno Stato membro un accordo di partenariato che definisce a grandi linee la strategia per gli investimenti strutturali finanziati dall’UE.
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