Pesca, c’è anche quella sostenibile

Pesca, c'è anche quella sostenibile
Pesca, c'è anche quella sostenibile

In occasione della Giornata Mondiale della pesca, che cade il 21 novembre, il WWF ha ribadito la necessità di una pesca sostenibile in Mediterraneo e a livello globale. Diffusi un po’ di numeri: la pesca dà lavoro e sostentamento a circa il 10% della popolazione lavorativa globale, sono più di 800 milioni le persone in tutto il mondo che dipendono, come fonte di reddito e di approvvigionamento alimentare, dalla pesca. Il 97% di questi 800 milioni vive nei paesi in via di sviluppo.

In Italia il consumo pro capite di pesce è pari a 25 kg/anno, dei quali 6 kg provengono da produzione locale e 19 kg sono importati: di questi a loro volta dal 30 al 40% proviene da paesi in via di sviluppo.

“L’Italia importa il’76% del pesce che consuma. E non dimentichiamoci che l’Europa è il più grande importatore di pesce a livello mondiale, di cui la metà proviene da paesi in via di sviluppo – dichiara Marco Costantini, Responsabile Mare del WWF Italia – possiamo pertanto affermare che la pesca nei paesi in via di sviluppo stia nutrendo l’Europa e l’Italia in misura sostanziale. I consumatori, dunque, devono essere consapevoli della forte dipendenza dalle importazioni di pesce. La scelta degli italiani per quanto riguarda il pesce che consumano ha un forte impatto globale”.
Il WWF sottolinea l’importanza di scegliere pesce sostenibile, al fine di aiutare tutti i pescatori che lavorano in modo responsabile.
Il 61% degli stock ittici mondiali sono completamente sfruttati e il 29 % sono sovrasfruttati. Tre miliardi di persone fanno affidamento sul pesce come una fonte essenziale di proteine. Alla luce di questi fatti, “il pesce pescato in maniera sostenibile, senza generare sovrasfruttamento, riduce gli impatti sugli oceani e mari ed assicura posti di lavoro per pescatori, trasformatori e ai commercianti nel lungo periodo”, aggiunge Costantini.
Il WWF raccomanda l’acquisto di pesce sostenibile (leggendo le informazioni nell’etichetta che accompagna il pesce che si acquista, rispettando la taglia e diversificando il consumo). Se disponibile, WWF ritiene sostenibili i prodotti ittici etichettati MSC (Marine Stewardship Council) e ASC (Acquacoltura Stewardship Council).
In occasione della Giornata mondiale della Pesca, il WWF presenta il sondaggio sul consumo di pesce sostenibile. Un recentemente sondaggio condotto dal WWF a livello europeo dimostra che i consumatori europei ed italiani sono ben consapevoli dell’impatto positivo generato dallo scegliere pesce sostenibile.
In Italia, il 54% dei cittadini ritengono che “scegliere pesce sostenibile aiuti a ridurre gli impatti della pesca eccessiva e faciliti la conservazione delle specie marine”. Solo il 15% per cento non ha mai sentito parlare del termine “pesce sostenibile”, mentre l’84% d’accordo con l’affermazione che “è di fondamentale importanza avere la possibilità di acquistare pesce sostenibile”.
Questo è un chiaro invito rivolto a pescatori, produttori e rivenditori per migliorare la loro produzione e vendita. Un dato utile dimostra come solo il 49% degli Italiani sono consapevoli del peso che hanno le importazioni di pesce verso l’Italia. A tale riguardo, l’Unione Europea ha cofinanziato il progetto WWF-Fish Forward, attuato in 11 paesi europei, che mira ad aumentare la conoscenza degli impatti sociali, ambientali ed economici del consumo di pesce in Europa. La pesca e le importazioni di pesce dai paesi in via di sviluppo sono al centro di questa iniziativa triennale.
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