Metano, Emilia Romagna in pole position per numero di distributori, seguono Lombardia e Veneto

Metano, Emilia Romagna in pole position per numero di distributori, seguono Lombardia e Veneto
Metano, Emilia Romagna in pole position per numero di distributori, seguono Lombardia e Veneto

E’ l’Emilia Romagna la regione con più distributori di metano in Italia nei primi nove mesi del 2015. Con 190 impianti si conferma infatti ancora una volta capofila sul fronte della rete distributiva di CNG, assicurandosi una leadership che detiene ininterrottamente dal 2006. Seguono la Lombardia (159) e il Veneto (140), che anche quest’anno si piazzano in cima alla classifica delle regioni più virtuose. Ancora indietro invece Valle d’Aosta (1), Friuli Venezia Giulia (4), Molise (4) e Liguria (8). A dirlo sono i dati di Assogasmetano presentati ieri a Roma nell’ambito di Oil&nonoil – S&TC (Stoccaggio e trasporto carburanti), la rassegna di Veronafiere dedicata al comparto della distribuzione carburanti e del non oil, che si chiude oggi al Palazzo dei Congressi assieme a Asphaltica World, il nuovo salone delle soluzioni e tecnologie per produzioni stradali, organizzato da Siteb (Associazione italiana bitume e asfalto) e Fiera di Verona. 

“Con 1.100 impianti, un fatturato pari a 1,7 milioni di euro e circa 1 milione di veicoli a metano circolanti – ha detto il presidente di Assogasmetano, Paolo Vettori, intervenuto al convegno curato con il Consorzio Italiano Biogas (CIB) – la domanda italiana di CNG per i trasporti mostra complessivamente nel 2015 un trend più che positivo, con un erogato che a fine anno supererà il miliardo di metri cubi. E le previsioni di sviluppo di questo gas naturale sono addirittura in crescita. Per il 2020 – ha aggiunto Vettori – stimiamo infatti di arrivare a 1.500 impianti con un giro d’affari di 2,5 milioni di euro e un parco circolate pari a 1,3 milioni di unità. Senza contare che l’Italia vanta la rete di metanodotti più sviluppata d’Europa”.
A fare da ulteriore impulso, il biogas, un gas ecofriendly – riconosciuto come biocarburante con il decreto ministeriale 5 dicembre 2013 – che vede l’Italia al terzo posto per produzione a livello mondiale, dopo Cina e Germania, con 1,8 mld di metri cubi di metano equivalente annui. “In ambito agricolo – ha dichiarato il presidente del CIB, Piero Gattoni – sono oltre mille gli impianti di biogas e 12mila i posti di lavoro creati grazie a investimenti quantificabili in 4,5 mld di euro nel 2014. E nei prossimi anni puntiamo ad un ulteriore sviluppo del biogas su scala nazionale, proprio grazie al DM 5 dicembre 2013 e alle successive procedure del GSE per l’incentivazione della produzione di biometano e la sua distribuzione extra rete nel settore dei trasporti. Sono certo – ha concluso Gattoni – che questo nuovo carburante green renderà le aziende agricole economicamente più competitive e al tempo stesso sosterrà il rilancio della nostra industria in un settore che vede da sempre l’Italia leader nel mondo”.
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