Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a novembre il mercato italiano dell’auto totalizza 156.332 immatricolazioni, con una crescita del 6,8% rispetto allo stesso mese del 2016. I volumi immatricolati nei primi undici mesi dell’anno in corso ammontano a 1.848.919 unità, l’8,7% in più rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2016.
Analizzando le quote di mercato delle varie tipologie di alimentazione, a novembre 2017 la quota di mercato delle auto a benzina scende, passando dal 31,7% di ottobre al 30,4% (30,7% a novembre 2016), mentre per le auto diesel la quota passa dal 55,1% di ottobre al 56,0% (59,0% a novembre 2016). La quota di mercato delle auto ibride ed elettriche prosegue la sua crescita, salendo al 4,4% a novembre 2017, contro il 4,3% del mese precedente (e il 2,5% di un anno fa). Sale anche la quota del GPL: dal 6,9% di ottobre al 7,1% di novembre 2017 (5,7% un anno fa). Piccolo miglioramento per la quota di penetrazione delle auto a metano, che passa dal 2,0% di ottobre al 2,1% a novembre (2,2% a novembre 2016).
“Registra un altro segno positivo il mercato dell’auto italiano a novembre. Ancora una volta, siamo in presenza dei volumi più alti, per questo mese, dal 2009, quando le immatricolazioni superarono le 184.000 unità – commenta Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. In crescita tutte le alimentazioni nel mese di novembre, ma a diversi ritmi: diesel e metano sono quelle che crescono a ritmi più bassi, mentre quelle a benzina crescono ad un tasso in linea con la crescita del mercato totale. Le ibride sono quelle con il maggior tasso di crescita e raggiungono la quota di mercato record del 4,4%. Registrano crescite elevate anche le immatricolazioni di vetture elettriche e di quelle alimentate a GPL. Per il 2018 ormai alle porte, ribadiamo la necessità di ripristinare la misura del superammortamento anche per le autovetture intese come beni strumentali d’impresa”.
La frenata sui km zero, in atto da ottobre, pregiudica il raggiungimento nell’intero 2017 della soglia psicologica di 2 milioni di immatricolazioni. Con ogni probabilità l’anno si chiuderà a quota 1.970.000 (+8%). Un livello che è però decisamente importante, se si considera che nel 2013, cioè nel pieno della crisi dell’economia e del mercato dell’auto, le immatricolazioni erano 1.304.648. Il recupero è stato dunque forte, soprattutto se si tiene conto del fatto che il Pil dal 2013 al 2017 era, ed è ancora, largamente al di sotto dei livelli ante-crisi.
“La soglia psicologica dei 2 milioni di immatricolazioni verrà comunque superata nel 2018 – ha affermato Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor, presentando le previsioni per il mercato auto nei prossimi anni alla conferenza stampa in apertura del 41° Motor Show di Bologna -. Nel 2018 – ha aggiunto Quagliano – si arriverà a 2.048.000 per salire poi nel 2019 a 2.203.000 toccando il livello fisiologico per il mercato italiano in questa fase. In sintesi, dopo crescite del 16% sia nel 2015 che nel 2016 e dell’’8% nel 2017, la frenata di alcune case auto sui km zero, che si protrarrà probabilmente per la prima metà del 2018, e la fine dei super ammortamenti dal 1° luglio, determineranno un dimezzamento del tasso di crescita del prossimo anno ma, nel 2019 lo sviluppo ritornerà con la velocità di questo 2017 e il mercato raggiungerà il livello fisiologico. E poi arriveranno gli anni venti, che potrebbero essere ricordati come i mitici anni venti dell’automobile, che, dopo essere stata la macchina che ha cambiato il mondo nel secolo scorso, lo cambierà ancora in questo secolo”.
“Il formidabile sviluppo tecnologico che ha investito l’auto nell’ultimo decennio avrà la sua consacrazione nell’auto a guida autonoma, che, tra gli altri obiettivi importanti, consentirà la realizzazione del sogno zero morti sulle strade, mentre l’auto elettrica punterà all’obiettivo zero inquinamento dove vivono le persone e dove circolano le automobili. Molti sono ancora scettici sull’auto elettrica – ha concluso Quagliano – ma arriverà perchè due imperativi categorici lo impongono. Il primo è di carattere etico. Nel mondo circola già un miliardo di autoveicoli (uno ogni sette abitanti). Non ci si può quindi più permettere che inquinino. Il secondo imperativo categorico è di carattere economico. L’avvento dell’auto elettrica consentirà di sostituire con notevole anticipo un miliardo di autoveicoli. Possono gli operatori del settore perdere un’occasione simile?”