Malattie del sistema circolatorio e tumori prima causa di morte, servono prevenzione e stili di vita

Le cause di morte più frequenti nella popolazione si confermano nel complesso le malattie del sistema circolatorio (217.523 decessi) e i tumori (174.511), che insieme causano più del 55% dei decessi totali (Istat 2021).

La prevenzione, insieme agli stili di vita, gioca un ruolo importantissimo nella riduzione di questi numeri. Con dati significativi, se pensiamo che consentirebbe di prevenire l’80% delle malattie cardiovascolari, secondo il rapporto del Global Burden of Cardiovascular Diseases e fino al 40% delle diagnosi di tumore.

Se ne è parlato l’8 marzo al convegno dedicato alla prevenzione delle principali patologie oncologiche e cardiovascolari organizzato da Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna e dal fondo di assistenza sanitaria integrativa Fasi, che si è svolto a Bologna presso la Fondazione MAST.

L’incontro si è concentrato sull’importanza della diagnosi precoce e su come stili di vita corretti possano fare la differenza. E’ stato inoltre approfondito il ruolo del Fasi nella promozione della salute e nel supporto ai suoi assistiti, offrendo un’ulteriore opportunità di sensibilizzazione e informazione.

Prevenzione oncologica

Sulla prevenzione oncologica è intervenuto il professor Domenico Francesco Rivelli, Presidente emerito della LILT di Bologna e Medico Chirurgo specialista in Oncologia, che è partito dai numeri.

Nel 2023 ci sono state 395.000 nuove diagnosi di tumore: 208.000 tra gli uomini (3.000 diagnosi in più del 2022) e 187.000 fra le donne (1.000 in più rispetto al 2022). La neoplasia più frequentemente diagnosticata nel 2023 continua ad essere il tumore della mammella, con 55.900 casi, seguito dal tumore del colon retto con 50.500, dal tumore del polmone con 44.000, dal tumore della prostata con 41.100 e dal tumore della vescica con 29.700. Nei prossimi anni, il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche in Italia aumenterà, in media, dell’1,3% per anno negli uomini e dello 0,6% per anno nelle donne.

“La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è un’associazione che ha 103 anni la cui mission è ‘prevenire è vivere’. A Bologna ha sede in via Turati 67 e dà l’opportunità ai soci, privati o nell’ambito del welfare aziendale, di prenotare visite ed esami di vario tipo volti in particolare alla diagnosi precoce per individuare formazioni pretumorali o tumori allo stadio iniziale: controllo del cavo orale, visite specialistiche otorino laringoiatriche, visite dermatologiche, ecografie tiroidee, mammarie, addominali e pelviche, per quanto riguarda la donna transvaginali e per l’uomo transrettali (prostata). Inoltre offriamo consulenze oncologiche in senso lato, visite urologiche e dermatologiche. In più diamo l’opportunità di iscriversi ai corsi per smettere di fumare, forniamo consulenze nutrizionistiche, supporto psicologico a pazienti oncologici e alle loro famiglie. Ci muoviamo poi all’interno delle scuole per sensibilizzare i ragazzi su stili di vita corretti, dall’alimentazione all’attività fisica, alla lotta ad alcol e tabagismo, insegnando al contempo il Codice Europeo contro il Cancro con i suoi 12 suggerimenti. L’intento della Lilt è quello di intensificare gli incontri con i cittadini e soprattutto con le scuole per aumentare la sensibilizzazione alla cultura della prevenzione.”

Come si evince dai dati che emergono dai Registri Tumori nazionali, l’incidenza delle forme tumorali è in modesto aumento, mentre la mortalità è in calo, anche se non per tutti i tipi di tumori. Un calo ottenuto grazie alla prevenzione, alla diagnosi sempre più precoce, all’utilizzo degli screening nazionali e regionali (cervice uterina, mammella e colon retto). Cosa fare per i tumori per i quali non esiste uno screening? Prima di tutto attenersi a stili di vita corretti, che possono dare dei vantaggi, a partire dall’alimentazione.

“Ultimamente – ha poi sottolineato il professor Rivelli – c’è da parte delle aziende una maggior sensibilità e attenzione al welfare aziendale, grazie al quale vengono offerte visite ed esami riguardanti vari organi, dando così l’opportunità ai dipendenti di avere un vantaggio per quanto riguarda la salute.”

Prevenzione cardiologica

Il dottor Bilal El Jamal, specialista in Cardiologia, responsabile del Servizio di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione della Casa di Cura Villa Torri Hospital di Bologna, ha parlato delle malattie del sistema circolatorio. “Le malattie cardiovascolari, rappresentano ancora oggi la prima causa di morte in Italia, nel mondo, nei paesi sviluppati ed in molti paesi in via di sviluppo. L’incontro dell’8 marzo rappresenta un momento di condivisione ed informazione circa l’importanza di conoscere i diversi fattori di rischio, e ciò che si può fare in termini di prevenzione e contrasto allo sviluppo delle malattie cardiache e vascolari che oltre ad incidere sulla mortalità sono anche responsabili di disabilità ed incidono negativamente sul tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Conoscere e curare il nostro cuore è un atto di amore e responsabilità verso noi stessi e verso le nostre famiglie.”

Molti gli argomenti trattati, a partire da ipertensione e ipercolesterolemia, tra i principali fattori di rischio di elevata mortalità. In un contesto, quello dell’Emilia-Romagna, nel quale si stima che nella fascia d’età 18-69 anni circa 1 persona su 4 abbia valori elevati di colesterolemia, fino a salire a oltre 1 persona su 3 sopra ai 50 anni. Sempre secondo le stime, una riduzione del 10% della colesterolemia totale si ritiene possa ridurre la probabilità di morire di una malattia cardiovascolare del 20% e che un abbassamento del 25% dimezzi il rischio di infarto del miocardio.

In evidenza anche sovrappeso e obesità, condizioni che provocano la morte di almeno 2,8 milioni di persone ogni anno: il rischio di malattie cardiache, ictus e diabete aumenta progressivamente con l’incremento dell’indice della massa corporea e il valore della circonferenza vita. Sotto accusa il fumo e il consumo di alcol, risultato, quest’ultimo, responsabile del 6 % del carico globale di malattie. Nei forti bevitori la mortalità per cardiopatia ischemica è maggiore del 50 %.

L’incontro è stato l’occasione per sottolineare ancora una volta i benefici derivanti da una corretta alimentazione e dalla pratica di un’attività fisica regolare, a partire dal cuore, che diventa più robusto e resistente alla fatica.

I potenziali benefici dell’attività fisica

Riduce del 30% la mortalità per tutte le cause, del 30-40 % il rischio di Diabete di tipo II e Sindrome metabolica, del 20% il rischio di cancro della mammella e del 30% quello di cancro del colon, del 20-30-% il rischio di depressione e demenza, del 20-35% il rischio di malattie cardiovascolari. Riduce inoltre il rischio di osteoartrosi del 22-83%, di caduta tra gli anziani del 30%. Camminare allevia il dolore alla schiena più degli esercizi specifici ed è associato ad una minor quantità di grasso corporeo.

“Federmanager – ha sottolineato Massimo Melega, Presidente di Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna – è impegnata in prima persona nella promozione di tutto ciò che può aiutare i managers e le loro famiglie in un contesto di miglioramento continuo del nostro ‘modo’ di fare industria. Questo implica una visione a tutto tondo del ‘sistema’, includendo non solo la produttività, la redditività, l’uso efficiente delle risorse, la sostenibilità, l’inclusione, ma anche una sempre maggiore attenzione alla qualità di vita delle Risorse umane, ad un sempre più armonico rapporto lavoro-casa-famiglia.”

“Questo passa anche attraverso un’opera di prevenzione sistematica – ha proseguito Melega – a vantaggio della salute di tutti ed anche delle risorse pubbliche. E’ infatti dimostrato ampiamente come il costo della prevenzione sia largamente inferiore a quello che Stato ed Aziende sopportano a causa delle malattie, tante conseguenze gravi delle quali potrebbero essere evitate.”

“Tra ottobre 2024 e gennaio 2025 – ha dichiarato Daniele Damele, Presidente di Fasi – abbiamo incrementato il tariffario di 62 prestazioni. Ad aprile ne partiranno altre 32 e altre ancora a luglio. Ci rivolgiamo con attenzione alla non autosufficienza, alla prevenzione, con il nuovo inserimento dedicato alle neoplasie e abbiamo previsto specifiche attenzioni per adolescenti, test diagnostici prenatali come pure rimborsi per lenti correttive. Le ecografie potranno essere effettuate a domicilio ottenendo il relativo rimborso mentre nel settore della diagnostica saranno inserite nuove prestazioni per la mammella come la tomosintesi e la termografia oltre a visite radioterapiche e diverse tipologie di teletermografia.”

“Ma non basta: tra le innovazioni – ha concluso Damele – segnalo i test per la diagnosi della miastenia gravis, l’aberrometria oculare, e la microscopia corneale. Nel campo dell’odontoiatria sono state aggiunte le riparazioni di protesi mobili definitive e la sostituzione di ganci preesistenti per protesi parziali rimovibili”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

- Advertisement -