Lo stile di vita sostenibile dell’Italia che cambia

LifeGate ha presentato i risultati dell’indagine annuale che indaga il livello di conoscenza, l’atteggiamento, i comportamenti di consumo e di acquisto della popolazione italiana relativamente alle tematiche della sostenibilità.

La sostenibilità appassiona sempre più italiani – 34 milioni – e si percepisca come patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane.

Coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto donne, con un’età compresa tra i 35-54 anni, diplomate o laureate, professionalmente attive.
E’ il dato che emerge dal 5° Osservatorio Nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile, indagine realizzata da LifeGate, in collaborazione con Eumetra MR, per fornire una fotografia dell’Italia sostenibile.

“Sempre di più si parla di temi di sostenibilità e questo ha consentito un’ulteriore crescita del 10% dal 2018 rispetto alla conoscenza complessiva – commenta il CEO di LifeGate Enea Roveda – un numero considerevole, circa 5 milioni di italiani che hanno iniziato il percorso di cambiamento. La sostenibilità sta diventando il pensiero del futuro di tutti, persone e imprese”.

“L’interesse alla sostenibilità rilevato negli ultimi 5 anni è cresciuto notevolmente e si è consolidato nell’ultimo anno a dimostrazione del fatto che non si tratta più di un trend ma di un vero e proprio cambiamento culturale – ha spiegato Renato Mannheimer di Eumetra MR. – I concetti veicolati hanno avuto modo di essere fatti propri e trasferiti nella pratica quotidiana”.

Gli italiani e la sostenibilità – I dati della ricerca hanno rilevato come il 32% della popolazione abbia piena comprensione della sostenibilità: il 43% conosce il termine “energia rinnovabile”, il 38% “alimentazione sostenibile”, il 30% “città sostenibile”, il 25% il turismo, il 23% la “mobilità sostenibile” e il 19% “investimenti sostenibili”.
La plastica diventa un tema cruciale con l’89% degli italiani che considera molto rilevanti le grandi campagne di sensibilizzazione sull’impatto di questo materiale nei mari e il 97% del campione intervistato crede sia necessario attivare azioni che ne limitino l’utilizzo.
Per quanto riguarda i comportamenti virtuosi, il 92% dichiara di fare sempre la raccolta differenziata, il 77% di utilizzare elettrodomestici a basso consumo, il 34% di consumare alimenti biologici e il 17% di utilizzare capi di abbigliamento sostenibili.

Abitudini di acquisto – Il 47% del campione dichiara di scegliere energia rinnovabile, con un incremento del 16%, il 79% è disposto a preferire lampadine a Led, il 52% prodotti bio e il 23% auto ibride o elettriche, anche se il costo dovesse essere maggiore.
Cresce anche l’attenzione verso le vacanze sostenibili, con 8,1 milioni di italiani che affermano di acquistare pacchetti viaggio responsabili , con una crescita del 16% dal 2018.

La casa, la città, l’azienda del futuro – Per il 73% degli intervistati la casa del futuro è costruita con materiali naturali, per il 70% è efficiente dal punto di vista energetico e per il 68% è predisposta per un’autoproduzione alimentare ed energetica. La città da affidare alle future generazioni dovrà essere per il 32% più ricca di aree verdi, per il 31% dovrà prevedere maggiori collegamenti tra centro e periferie e per il 28% scegliere la riqualificazione di edifici esistenti.Un’azienda è considerata sostenibile se è attenta ai diritti dei lavoratori (95%), usa responsabilmente le risorse (91%), controlla la filiera (90%).

Investimenti Sostenibili – Per gli italiani anche gli investimenti sostenibili sono diventati importanti, infatti l’88% dichiara che a parità di rendimento gli sceglierebbe rispetto a quelli tradizionali e il 71% farebbe questo tipo di investimento anche se avesse un rendimento inferiore.

La ricerca, patrocinata da Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e ConfCommercio, è sostenuta da Best Western, Eco Store, Ricola, Gruppo Unipol, Vaillant e Volvo Car Italia come main sponsors, BWT – Best Water Technology come sponsor e Lavazza in veste di sponsor tecnico. L’indagine è stata realizzata su un campione di 800 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. 

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