Legna da ardere, quando la stagionatura è naturale – Greentoday.it
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Legna da ardere, quando la stagionatura è naturale

Legna da ardere, quando la stagionatura è naturale
Legna da ardere, quando la stagionatura è naturale

Ci riscaldiamo con la legna da ardere? Ricordiamo che quella appena tagliata contiene circa il 50% di acqua e quindi non è adatta all’immediato impiego in stufa o caldaia.

È necessario stagionarla o essiccarla, affinché raggiunga un tenore idrico inferiore al 20%, valore ottimale per la combustione.
Un elevato contenuto idrico riduce il potere calorifi co della legna e il rendimento del generatore, aumentando le emissioni.
Per le specie a legno duro (faggio, quercia, carpino, frassino, castagno) è raccomandabile che l’essiccazione all’aria aperta duri uno o due anni, a seconda delle condizioni climatiche e l’ubicazione della catasta.

Per le specie a legno tenero (abete, pino, larice, robinia, betulla) possono bastare 9-12 mesi.
Come funziona la stagionatura naturale all’aria della catasta di legna?
• Usare solo legno vergine non contaminato
• Conoscere le proprietà del legno e il tempo necessario per la corretta stagionatura
• Tagliare e accatastare la legna nel giusto periodo (ceduo: taglio in inverno, accatastamento prima dell’estate; alto fusto: taglio in estate, accatastamento in estate)
• Tagliare e spaccare la legna della pezzatura adatta all’accatastamento, ma soprattutto all’impiego fi nale
• Sistemare la catasta in un luogo esposto alla luce del sole per il maggior numero di ore giornaliere possibili
• Accatastare la legna in un luogo aerato, non all’interno di locali ed edifici 
• Accatastare la legna in modo che non tocchi direttamente il terreno (garantire uno spazio di 10, meglio 20 cm dal suolo) e non sia appoggiata ad un muro (lasciare uno spazio di almeno 10 cm). La legna a diretto contatto con il terreno, a causa della sua umidità e dell’acqua stagnante, provoca muff e e marciumi che determinano una perdita di sostanza legnosa del 10-15%
• Coprire il lato superiore della catasta di legna in modo che la pioggia (o neve) scorra via senza bagnare la legna. Non coprire i lati della catasta, in modo che l’acqua possa evaporare e l’aria circolare liberamente
• Evitare di creare cataste di legna troppo alte
Leggi anche:
Riscaldarsi con il legno. Il decalogo.

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