La Conferenza Unificata delle Regioni ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale sugli incentivi alla produzione elettrica da fonti rinnovabili non fotovoltaiche, “con la raccomndazione ai Ministeri di introdurre una norma che cerchi di dare soluzione ai contenziosi aperti”. Positivo il commento del sottosegretario allo sviluppo economico Simona Vicari, che in una nota esprime soddisfazione: “Grazie al lavoro del ministero dello Sviluppo economico – aggiunge – sono stati previsti per il biennio 2015-2016 circa 400 milioni di euro di incentivi all’anno di incentivi”.
Dopo il via libera dell’Autorità per l’energia, manca ora solo l’ok della Commissione europea in merito alla compatibilità con le nuove regole in materia di aiuti di Stato.
Di seguito il testo del documento, senza gli allegati proposti dalla Regione Puglia e dalla regione Molise (che sono però contenuti nella versione integrale pubblicata nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it).
Parere sullo schema di decreto del ministro dello sviluppo economico di incentivazione della produzione di energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili non fotovoltaiche
Punto 7) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni esprime parere favorevole sul decreto anche in considerazione dei correttivi introdotti (parametro Re per gli impianti a biomassa, valenza assegnata alle caratteristiche ambientali degli impianti, revisione dell’art. 19 dedicato agli ex zuccherifici) nell’ultima stesura trasmessa dal MISE, con la raccomandazione ai Ministeri di introdurre una norma che cerchi di dare soluzione ai contenziosi aperti, segnalando alcune rettifiche testuali e/o refusi, nonché alcune proposte di emendamento di seguito riportate:
Nello specifico:
all’art.3 inserire il seguente comma :
“6. Agli impianti alimentati a biomasse e biogas, iscritti in posizione utile nelle graduatorie formate a seguito delle procedure di registro svolte ai sensi del presente decreto, non si applica quanto disposto dall’articolo 11, comma 3, del decreto 6 luglio 2012.”
all’articolo 4, comma 3, lettera b) punto i. e all’articolo 10, comma 3, lettera f) punto ii. eliminare la parola “né” prima delle parole “di portata derivata” e sostituire le parole “né del periodo in cui ha luogo il prelievo” con le parole “con la possibilità di ampliare il periodo in cui ha luogo il prelievo, fatte salve le condizioni ambientali previste dai piani di tutela delle acque”.
alla fine dell’articolo 19 aggiungere le seguenti parole” fatti salvi gli impianti già autorizzati con potenza inferiore ad 1 MW elettrico”
all’art 20, comma 2, dopo le parole “impianti geotermici” inserire le parole “inclusi gli impianti non sperimentali”.
alla Tabella 1.A.all’ultimo punto del paragrafo 3, dopo le parole “lino e vinaccioli, aggiungere le parole “terre decoloranti usate oleose, pezze e code di lavorazione di oli vegetali”
all’Allegato 1, alla voce biomasse e alla tipologia c), va tolto il limite di potenza 1<P<5000 kW.
all’Allegato 1, ultimo paragrafo, alla lettera c) inserire tra le parole “in ingresso all’impianto” e “rispetta le condizioni” le parole “ attraverso la produzione di fertilizzante”.
Con riferimento alle posizioni relative ai contingenti riservati alle singole fonti:
la Regione Puglia, chiede di modificare i contingenti per il maxieolico a favore di una maggiore incentivazione degli impianti eolici onshore (allegato).
le Regioni Molise ed Abruzzo esprimono parere favorevole condizionato alla previsione all’articolo 19 dell’estensione degli incentivi anche agli ex zuccherifici che saranno autorizzati entro il 31 dicembre 2015. ( proposta di emendamento allegata)
la Regione Veneto richiede innalzare il contingente e le tariffe relativi al minieolico.
la Regione Valle d’Aosta chiede l’innalzamento del contingente e delle tariffe riservate all’idroelettrico a registro.
la Provincia Autonoma di Trento esprime parere favorevole condizionato all’innalzamento del contingente destinato all’idroelettrico a registro.
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