Pubblicato in Gazzetta ufficiale, dopo l’analisi del Presidente della Repubblica, il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”.
La G.U. è la n. 144 del 24 giugno e il decreto è in vigore da ieri.
In breve alcue misure: i titolari di Riu e Seu pagheranno il 5% degli oneri di sistema sugli autoconsumi, con possibilità dal 2016 di un innalzamento della quota per i soli Seu nel caso in cui venga a restringersi la “base imponibile” su cui gravano gli oneri di sistema; la riduzione degli incentivi agli impianti fotovoltaici oltre i 200 kW di potenza avverrà attraverso una spalmatura degli incentivi su 24 anni o, in alternativa, con una riduzione secca dal 2015 dell’8% degli incentivi percepiti.
Confermato inoltre l’aumento delle accise su benzina e diesel dal primo gennaio 2019, per un gettito di 140,7 milioni di euro nel 2019, di 146,4 milioni nel 2020 e di 148,3 milioni dal 2021. Le maggiori entrate serviranno a incentivare gli investimenti in capitale di rischio correlati alla quotazione in borsa delle società, attraverso un potenziamento dell’aiuto alla crescita economica (Ace).
Il DL taglia-bollette è stato assegnato alle commissioni Industria e Ambiente del Senato per la conversione in legge.