Sembrerebbe in arrivo il Regolamento di disciplina dell’Autorizzazione unica ambientale (AUA), uno degli strumenti di semplificazione per le imprese introdotti dalla legge n. 35 del 2012 (“Semplifica Italia”), con lo scopo di alleggerire il carico degli adempimenti amministrativi previsti dalla vigente normativa ambientale, garantendo comunque la massima tutela dell’ambiente. Il provvedimento è stato esaminato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 14 settembre 2012, su proposta dei Ministri dell’ambiente, della pubblica amministrazione e semplificazione e dello sviluppo economico. Ma … “Il rinvio del parere sull’Aua, l’autorizzazione unica ambientale, deciso nei giorni scorsi dalla Commissione ambiente della Camera, non va inteso come atto dilatorio e tanto meno mette quindi in discussione l’approvazione di questo importante provvedimento prima delle elezioni”.
Lo ha affermato oggi il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, precisando che, di fronte alla richiesta della Commissione di disporre di qualche giorno in più per effettuare un ultimo approfondimento tecnico, sarebbe stato irragionevole che il Governo si fosse impuntato. “Si tratta di una misura attesa e importante – ha aggiunto il ministro – che ha già ricevuto il via libera da parte della Commissione ambiente del Senato e che preferiamo segua in Parlamento un percorso il più condiviso e partecipato possibile”.
In pratica si tratta di una nuova Autorizzazione, rilasciata dallo Sportello unico per le attività produttive, che andrà a sostituire vari atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione previsti dalla legge in materia ambientale, indicati nel regolamento stesso.
Tra i vantaggi, i minori costi organizzativi per le imprese, che dovranno formulare una sola richiesta, per via telematica, ad un interlocutore unico. L’autorizzazione ha una durata di quindici anni a partire dalla data di rilascio, superiore a quella ottenibile richiedendo singolarmente le autorizzazioni.
Il procedimento di rilascio dell’autorizzazione è disciplinato in maniera da attuare il principio di proporzionalità degli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività e senza che ci sia un aggravio di costi a carico delle imprese.
Soggetti e settori interessati – Tutte le Pmi. L’autorizzazione unica ambientale va a sostituire un insieme di titoli abilitativi molto rilevanti per le attività delle imprese, tra i quali l’autorizzazione agli scarichi, l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, le autorizzazioni generali alle emissioni, le comunicazioni relative all’autosmaltimento e al ricupero dei rifiuti, l’autorizzazione all’impiego in agricoltura di fanghi di depurazione. Inoltre le regioni e le province autonome possono individuare ulteriori tipologie di autorizzazioni, comunicazioni e notifiche in materia ambientale da ricomprendere all’interno dell’autorizzazione unica.
Modalità di funzionamento – L’autorizzazione unica ambientale deve essere richiesta allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP), il quale fa da tramite e referente unico con le singole autorità competenti per il rilascio. In questo modo le imprese possono avere un interlocutore unico per il rilascio – in un’unica soluzione – di più autorizzazioni, permessi, nulla osta, contenuti in un unico provvedimento autorizzatorio della durata di quindici anni, senza dover interloquire in momenti diversi con le singole autorità competenti, con le quali invece “dialoga” invece lo Sportello unico. Il Suap cura la trasmissione delle domande, della documentazione e delle informazioni necessarie ai fini del rilascio del provvedimento unico, occupandosi dell’acquisizione dei pareri, degli atti di assenso e simili previsti dalla normativa attraverso, se necessario, la Conferenza di servizi.
Modalità e tempi – Il regolamento è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 14 settembre 2012 e sono stati acquisiti i prescritti pareri del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata. E’ in corso di acquisizione il prescritto parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Norme di riferimento e documentazione – La base normativa dell’Autorizzazione unica ambientale è nel decreto legge n. 5 del 2012, convertito in legge n. 35 del 2012 (“Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo2). • La normativa di riferimento e altre informazioni sono disponibili e scaricabili dai siti: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/aua_imprese/ e www.minambiente.it.