Con la firma del protocollo d’intesa per il “GRAB”, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il Sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi, si completa la prima fase del sistema delle ciclovie turistiche nazionali, iniziato lo sorso 27 luglio con la sottoscrizione dei protocolli d’intesa Mit-Mibact e Regioni per le ciclovie “Del Sole”, “Ven-To” e “Dell’acqua” alla presenza anche del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini e delle Regioni coinvolte.
Il protocollo d’intesa per il GRAB, concordato in questi mesi con il Comune di Roma, dà il via al percorso amministrativo dei prossimi mesi per la progettazione e la realizzazione delle opere relative alla ciclovia della Capitale.
“Con la firma di oggi prende il via la fase di progettazione e realizzazione del grande raccordo anulare delle bici di Roma, che ha tutte le carte in regola per essere la più bella ciclovia del mondo – ha dichiarato Graziano Delrio –. Il Grab non poteva mancare nella nostra idea di un sistema nazionale delle ciclovie turistiche, con l’appoggio del Governo agli enti locali, per realizzare vere e proprie infrastrutture di mobilità sostenibile, con pari dignità rispetto alle altre infrastrutture nazionali e con pianificazione e finanziamento pluriennali. Il Grab, ideato da Velolove, per le sue location monumentali e paesaggistiche avrà una forte attrattiva per i cittadini e per i visitatori, e può essere realizzato in tempi rapidi grazie a un’opera di riqualificazione e di ricucitura dei tratti esistenti. Non si esaurisce qui la necessità di mettere in sicurezza i ciclisti, ma può innescare, con la sua bellezza, una catena virtuosa di scelte amministrative e di comportamenti per dare più spazio, nell’Urbe, alla mobilità ciclabile”.
“La realizzazione del Grab è un grande passo verso una mobilità più sostenibile a Roma – ha dichiarato Virginia Raggi – Non solo: sarà un’occasione per valorizzare le identità e le eccellenze del nostro territorio. Uno strumento di promozione del patrimonio storico-artistico che viaggerà su due ruote. Il Grande raccordo anulare delle bici è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni. Una sinergia messa al servizio dei cittadini per dare loro un’infrastruttura concreta all’insegna del rispetto dell’ambiente e che punta a ricucire centro e periferie pedalata dopo pedalata. Un progetto condiviso anche con le associazioni ciclistiche e ambientali. Un progetto fatto con i cittadini, per i cittadini”.
In Stabilità 91 milioni per il triennio 2016-2018 per avviare il sistema nazionale di ciclovie turistiche, “dal basso” e “dall’alto” – Il sistema nazionale di ciclovie turistiche è stato inserito nella legge di Stabilità 2016, art 1, comma 640. Al settore sono stati assegnati per il triennio 91 milioni di euro: 17 milioni per il 2016, 37 milioni per il 2017 e 37 milioni per il 2018.
Due i criteri utilizzati per i primi quattro percorsi prioritari individuati: “dall’alto” tenendo conto delle indicazioni della rete ciclabile “Eurovelo” e, in considerazione del “Piano straordinario per la mobilità turistica” di Mit, Mibact e Regioni, “dal basso” con quattro tracciati già delineati da studi di fattibilità, redatti da parte di associazioni, privati e enti, proponendo il riuso e la ricucitura di percorsi esistenti, identificabili come parti di una unica rete nazionale e con livelli di qualità comuni. Le vie di comunicazione sostenibili dovranno essere riservate esclusivamente per viaggi non motorizzati, salvaguardando l’ambiente e il territorio circostante, con standard soddisfacenti per essere percorse da utenti di tutte le abilità.
Il percorso del GRAB – La Ciclovia GRAB – Grande Raccordo Anulare delle Bici prende spunto dall’idea dell’Associazione Velolove (www.velolove.it) sviluppata con cittadini, associazioni e istituzioni, come Legambiente e Touring Club e consiste in un anello ciclopedonale di oltre 44 chilometri che si sviluppa completamente all’interno della città di Roma. Il GRAB è tra le ciclovie urbane più lunghe del mondo e, insieme, un moderno Grand Tour: parte dalla Roma antica e dalla Appia Antica e arriva alle architetture contemporanee di Zaha Hadid e di Renzo Piano, alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, San Pietro, Trastevere e il centro storico, la Galleria Borghese, l’Auditorium e numerosi altri punti di interesse, attraversando parchi e inaspettati paesaggi bucolici, costeggiando i fiumi Tevere, Aniene e Almone. Il percorso, tutto pianeggiante, si snoda principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, ville storiche e argini fluviali (30,5 km, pari al 70% del tracciato). Altri 6 km interessano strade a bassissima intensità di traffico. Solo pochi chilometri del GRAB sono attualmente congestionati da un intenso flusso di veicoli motorizzati.
Una volta ricuciti tra loro questi lunghi segmenti e assicurata la ciclopedonalizzazione della passeggiata archeologica tra Colosseo e Appia Antica, la Capitale e il Paese avranno un corridoio verde, una greenway unica e irriproducibile.
I percorsi delle altre tre ciclovie – Ciclovia “Ven-To” ciclovia di 680 chilometri che corre lungo il fiume Po e che collega Venezia a Torino. La più lunga infrastruttura per il cicloturismo in Italia e nel sud Europa, si inserisce nella direttrice Eurovelo 8 in connessione con Eurovelo 5 e Eurovelo 7. Attraversa 4 regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte), 12 province, oltre 120 comuni.
La Ciclovia “Del Sole”, della lunghezza di circa 300 chilometri da Verona (VR) a Firenze (FI). Fa parte del più ampio progetto della Ciclopista del Sole, parte integrante di Eurovelo 7. Percorre 4 regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana) e si estende da Verona a Firenze, con l’obiettivo successivo di raggiungere la Capitale.
Il progetto di Ciclovia “Dell’Acqua”, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE). E’ lunga circa 500 chilometri e passa attraverso 3 regioni (Campania, Basilicata e Puglia), lungo il Canale Principale dell’Acquedotto pugliese.
La road map per i progetti e la realizzazione – Con la firma del Grab, tutte le 4 ciclovie sono incamminate sul percorso amministrativo.
I protocolli d’intesa Mit, Mibact, 8 Regioni e Comune di Roma Capitale, prevedono che i soggetti interessati assumano le decisioni conseguenti la progettazione, le gare e la realizzazione.
Le associazioni, tra cui Fiab, Bicitalia, Legambiente possono essere dei partner importanti nelle attività di promozione e di monitoraggio dei percorsi.
Gli atti firmati rappresentano una “road map” in cui si descrivono le azioni in capo a ogni ente, Mit, Mibact e Enti locali, tra cui, in sintesi:
nel 2016 la sottoscrizione dei protocolli e lo stanziamento dei fondi per la progettazione;
nel 2017 la progettazione dei tracciati, gli accordi di programma con gli enti locali interessati dai percorsi, le prime gare per la realizzazione delle ciclovie e l’apertura dei primi cantieri;
nel 2018 la chiusura dei primi cantieri e le altre gare per la realizzazione delle ciclovie con l’apertura e la chiusura degli ultimi cantieri.