Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato sul proprio sito internet il documento di consultazione per la Strategia nazionale sul GNL.Obiettivo, ridurre l’impatto ambientale nei trasporti via mare e su strada e lanciare uno sviluppo competitivo del settore.
Un mese di tempo, quindi, per acquisire i pareri sul documento, dopodiché si definirà, tenendo conto dei commenti pervenuti, una strategia nazionale del GNL, che indicherà obiettivi concreti da conseguire e le misure previste per l’attuazione, con la finalità di giungere alla fine del 2015 alla sua adozione da parte dei Ministeri interessati.
L’esigenza di valutare tale strategia deriva da due atti propulsivi, uno di iniziativa parlamentare e l’altro connesso a specifiche previsioni in ambito europeo Il Governo Italiano si è infatti impegnato in sede parlamentare ad adottare iniziative per la realizzazione di centri di stoccaggio e ridistribuzione nonché norme per la realizzazione dei distributori di GNL, in tutto il territorio nazionale, anche al fine di ridurre l’impatto ambientale dei motori diesel nel trasporto via mare e su strada, nonché di ridurre i costi di gestione per gli utilizzatori di motori diesel e per sviluppare l’uso del GNL.
A livello comunitario, la Commissione Europea, con la direttiva 2014/94/EU sullo sviluppo dell’infrastruttura per i combustibili alternativi (DAFI), ha previsto che gli Stati Membri producano piani di sviluppo delle diverse fonti alternative per il settore dei trasporti entro il 2016. In tale contesto si colloca anche il GNL, per il quale la direttiva prevede che, attraverso i rispettivi quadri strategici nazionali, gli Stati Membri assicurino che entro il 31 dicembre 2025 venga realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per il GNL nei porti marittimi appartenenti alla rete centrale TEN-T (“Trans-European Transport Network”) ed entro il 31 dicembre 2030 nei principali porti della navigazione interna.
Il documento, redatto da un gruppo di lavoro coordinato dal Mise cui hanno partecipato vari Ministeri, associazioni, e stakeholders, esamina i settori di utilizzo, il mercato del GNL, le previsioni di domanda nazionale nel campo dei trasporti e degli altri usi, le normative di sicurezza, la logistica, le possibilità di sviluppo in ambito portuale e del traffico marittimo, l’utilizzo come carburante per il trasporto stradale pesante, le innovazioni normative utili a incentivarne lo sviluppo, la accettabilità sociale.
A seguito della consultazione, per la quale sarà dato un mese di tempo, sarà redatto un documento contenente la strategia nazionale del GNL che indicherà obiettivi concreti da conseguire con il relativo cronoprogramma e le misure previste per la sua attuazione, con la finalità di giungere alla fine del 2015 alla sua adozione.
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