L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 marzo come Giornata Internazionale delle Foreste. A partire dal 2013, questa giornata sarà osservata ogni anno per celebrare ed accrescere la consapevolezza dell’importanza delle foreste e degli alberi per la vita sulla terra.
4 miliardi di ettari, circa il 31% della superficie totale, che camminano verso la distruzione. Secondo Legambiente, che invita a controllare che il legno utilizzato sia certificato, ben 350 kmq di foreste vengono distrutte ogni giorno dal taglio indiscriminato del legname, dalla cattiva gestione della terra e dalla conversione in terreni agricoli.
Due le certificazioni forestali da tenere d’occhio: sui prodotti in legno o a base di legno – dal mobile alla carta – possiamo trovare quella del Forest Stewardship Council (FSC) e quella del Programma per il riconoscimento degli schemi di certificazione forestale (PEFC).
“La certificazione della filiera – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente – è uno strumento che può e deve garantire la qualità sociale e ambientale delle foreste, implicando, da parte di chi richiede la certificazione, anche l’assunzione di una precisa responsabilità nel gestire in modo sostenibile il patrimonio forestale. La prospettiva di un vantaggio economico che deriva dalla gestione sostenibile di una foresta dovrebbe essere un incentivo per gestori e proprietari a considerare le foreste come un valore aggiunto per la comunità locale e per l’economia”.
In occasione della giornata dedicata, si muove anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, che presenta una interrogazione al ministro dell’Agricoltura sulla mancata applicazione del Regolamento Legno.
“Il modo migliore per festeggiare la Giornata internazionale delle foreste sarebbe che l’Italia applicasse finalmente il Regolamento europeo n. 995/2010, nato nel 2010 per contrastare il commercio di legname illegale. Sulla carta è entrato in vigore il 3 marzo 2013, ma secondo le maggiori associazioni ambientaliste italiane, quali Greenpeace, Legambiente, Terra! e Wwf, in Italia questa normativa europea promossa per fermare il commercio di legno non certificato non è ancora stata applicata. Insieme a Spagna, la Lituania e l’Ungheria siamo il fanalino di coda dell’UE nell’implementazione e attuazione del Regolamento e continuiamo a permettere l’entrata nei mercati di legno illegale proveniente da importanti aree forestali: dal bacino del Congo all’Amazzonia, dal Sud-est asiatico alle isole del Borneo e Sumatra. Un fatto grave in sé, reso ancora più serio considerando che l’Italia è tra i più importanti mercati al mondo per il commercio del legno. Per sapere se il Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l’autorità incaricata di vigilare sulla norma, sia a conoscenza della questione e se i fatti riportati corrispondano al vero, ho presentato una interrogazione. Al ministro interrogato ho inoltre chiesto quali iniziative urgenti voglia mettere in campo per dare piena attuazione ed effettività al sopraddetto regolamento comunitario”.
I numeri
4 MILIARDI DI ETTARI |
la superficie forestale del mondo (circa il 31% della superficie totale) |
10% |
la percentuale globale di foreste che ricadono nelle aree protette |
289 MILIARDI |
le tonnellate di anidride carbonica assorbita ogni anno dalle foreste |
80%: |
la percentuale globale di biodiversità protetta dalle foreste |
350 KMQ |
le foreste distrutte ogni giorno dal taglio indiscriminato del legname, dalla cattiva gestione della terra e dalla conversione in terreni agricoli |
30% |
la percentuale globale di foreste usata per la produzione di prodotti legnosi e non |
6MILIONI DI KMQ |
l’estensione della foresta Amazzonica, la maggiore foresta pluviale del mondo e la regione nella quale si concentra la maggiore diversità biologica del Pianeta |
10.467.533 ETTARI |
la superficie italiana coperta da boschi e foreste (circa il 34% dell’interno territorio nazionale) |
1.100.000 ETTARI |
la superficie boschiva italiana distrutta dagli incendi negli ultimi 20 anni |
1,6 MILIARDI |
le persone nel mondo che vivono grazie ai prodotti delle foreste |
(fonte: Legambiente)