Presentato a Expo l’accordo di filiera tra FIR, società cooperativa agricola facente capo a Coldiretti, e Riso Gallo, una delle più antiche aziende risiere d’Europa e leader nel mercato del riso in Italia, per la fornitura delle varietà italiane Arborio e Carnaroli.
Riso Gallo e Coldiretti, concordi sul fatto che oscillazioni di prezzo della materia prima troppo accentuate, nel lungo periodo, siano un danno sia per l’Industria che per gli agricoltori, hanno siglato un accordo triennale che ha l’obiettivo di stabilizzarne i prezzi. Prezzi più stabili permettono una migliore pianificazione per entrambe le parti oltre che un vantaggio per il consumatore.
L’intesa prevede la regolarità negli approvvigionamenti e l’applicazione di ammortizzatori volti a dare maggiore stabilità ai prezzi del risone (riso grezzo), attenuando le oscillazioni di prezzo che si registrano periodicamente nelle quotazioni della materia prima.
Gli agricoltori coinvolti conferiranno la loro quota di risone a FIR, la quale ha distribuito su quote mensili le quantità che Riso Gallo ritirerà da ottobre a luglio di ogni anno. Gli agricoltori percepiranno da FIR un acconto e a fine stagione un prezzo riferito alla media dell’intera annata trascorsa, calcolato con una formula che ne attenua le variazioni.
“Quest’intesa rappresenta una sfida per il futuro, da un lato con la valorizzazione delle nostre varietà tipiche e riconosciute come un plus del Made in Italy in tutto il mondo. Dall’altra la stabilità dei prezzi è necessaria alla risicoltura italiana per essere competitiva sui mercati stranieri, non abituati alla volatilità delle quotazioni di questo settore” – concordano Mauro Tonello, presidente di FIR, e Mario Preve, Presidente Riso Gallo.
“In Italia, la sottoscrizione di questo accordo segna un passaggio evolutivo verso un reale equilibrio all’interno di una filiera che è talvolta individualista e speculativa da ambo le parti. A cui si aggiunge un’importante percorso di eticità sia nel rispetto dei diritti del lavoro, sia attraverso un impiego delle best practice per ridurre l’impatto ambientale”, dichiara Mauro Tonello.
“Siamo lieti di aver firmato, e siamo l’unica azienda ad averlo fatto, questo accordo che ci vede coinvolti a costruire un vero e proprio sistema di filiera. È un programma che punta alla realizzazione di sinergie volte alla stabilizzazione dei prezzi, per meglio valorizzare i risi della tradizione italiana e le varietà storiche che da sempre rappresentano il nostro core business, – continua Mario Preve – Oggi la presentazione di questo accordo completa e corona il percorso che abbiamo intrapreso in Expo, dove siamo stati partner ufficiale di Padiglione Italia. Il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato quello di accompagnare i visitatori in un viaggio gastronomico nella Penisola, attraverso il riso e le ricette tradizionali delle sue regioni”.
Filiera italiana riso nasce grazie a Coldiretti con lo scopo di salvaguardare una specializzazione di prodotto che contribuisce a mantenere alta l’immagine del nostro Made in Italy alimentare, ma anche per assicurare la stabilità socio economica a distretti territoriali di assoluta rilevanza. L’obiettivo di F.I.R. nel medio e lungo periodo passa attraverso un insieme di misure ed interventi che hanno come pilastri portanti, l’aggregazione, il miglioramento dei rapporti interprofessionali e un sistema contrattuale che tenga conto anche del “giusto” costo alla produzione by passando la figura arcaica del mediatore. Quindi il progetto di aggregazione della Filiera Italiana Riso nasce non solo come offerta concentrata di prodotto – che sarebbe una visione molto riduttiva – ma come condivisione di un percorso attraverso il quale portare attraverso la Filiera Agricola Italiana un prodotto di qualità sul mercato con la giusta remunerazione e, soprattutto con una programmazione che trova nell’industria e/o nella g.d.o. il primo partner per un nuovo percorso.