Il Consiglio dei ministri del 14 marzo ha deliberato l’approvazione di due regolamenti da emanarsi con decreto del presidente della Repubblica “in materia di individuazione delle procedure per l’attivazione dei poteri speciali nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni, a norma dell’articolo 2, comma 9, del decreto-legge 15 marzo 2012, n.21, nonché in materia di individuazione degli attivi di rilevanza strategica nei medesimi settori, a norma del medesimo decreto-legge, articolo 2, comma 1, con l’obiettivo di adeguare la normativa nazionale alle regole e ai principi del diritto europeo in materia di esercizio di poteri speciali da parte del Governo a tutela dei propri asset strategici, in caso ricorra una situazione eccezionale di minaccia effettiva di grave pregiudizio per gli interessi pubblici.” In particolare, per i settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni, sostiene il comunicato del CdM, si è tenuto conto della necessità di tutelare le attività di realizzazione e gestione delle reti energetiche di interesse nazionale, le grandi reti ed impianti di trasporto di interesse nazionale, destinate anche a garantire i principali collegamenti trans europei, nonché le attività di realizzazione e di gestione delle reti e degli impianti di comunicazione utilizzati per la fornitura dell’accesso agli utenti finali dei servizi rientranti negli obblighi del servizio universale.