Elezioni 2018, la “svolta ambientale” secondo il PD

Presentato il 2 febbraio il programma elettorale del PD in vista delle elezioni ormai prossime. Il segretario Renzi lo ha illustrato venerdì sera a Bologna, soffermandosi in particolare sui “100 punti” approntati da Tommaso Nannicini, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio adesso candidato a Milano. Nella sintesi il Partito Democratico si dichiara orgoglioso di aver partecipato “alla stesura e alla firma dell’accordo di Parigi.



L’ambiente non è un tema da citare perché va di moda ma è la sfida cruciale per il futuro dei nostri figli. Confermiamo gli impegni assunti a Parigi, impegnandoci a valorizzare la lotta a tutte le forme di inquinamento a cominciare dalla plastica.”
E ancora: “Vogliamo che le grandi opportunità dell’economia circolare siano colte dall’Italia senza incertezze. Assicuriamo gli investimenti nel settore energetico, anche alla luce degli obiettivi della Strategia energetica nazionale (Sen). Poniamo particolare riguardo alle possibilità di creazione di nuovi posti di lavoro grazie all’economia verde e all’economia circolare in uno sguardo sull’ambiente che sia anche economico e non solo ideologico. Incoraggiamo la sostituzione e il miglioramento tecnologico di tutte le infrastrutture operanti nel settore delle rinnovabili, anche alla luce delle notevoli innovazioni tecnologiche, e lavoriamo per realizzare la più diffusa rete di colonnine elettriche europee per migliorare la qualità della trasformazione automobilistica in corso. Puntiamo alla totale sostituzioni delle auto blu, di rappresentanza, in auto verdi, ecologiche. Particolare attenzione verrà destinata al processo di riconversione in corso delle ex centrali (prioritariamente quelle da ripensare dopo la scelta di scommettere sulla de-carbonizzazione).
In merito al settore agroalimentare: “Nel solco tracciato dal successo di Expo e dal record di export agroalimentare vogliamo proseguire nel percorso di tutela del nostro territorio e dei nostri prodotti. La riduzione delle tasse al mondo agricolo è solo un primo passo nella direzione di una rinnovata centralità dell’agricoltura e del mondo alimentare. Vogliamo lavorare sulla tutela della trasparenza dell’origine dei prodotti, ma vogliamo insistere sulla tutela del reddito degli agricoltori, dei pescatori, dei produttori, dell’equa distribuzione del valore nelle filiere: garantire la dignità di chi lavora è elemento imprescindibile di qualsiasi strategia in questo settore.”
Nei 100 punti che riassumono il programma e le “trasformano” in azioni, ecco alcune delle misure ricomprese:

Raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi di export nell’agroalimentare.
Raddoppiare i fondi della legge sui piccoli comuni.
Raggiungere quota 15.000 colonnine nell’arco della legislatura.
Trasformare le auto blu in auto verdi, tutte rigorosamente elettriche
33 milioni di contatori digitali di ultima generazione per oltre 2 miliardi di investimento per migliorare l’efficienza energetica in ogni edificio.
Realizzazione delle quattro ciclovie nazionali: Veneto/Torino (Vento), Grande Raccordo Anulare delle Bici a Roma (Grab), Sole, Pugliese.
Acquisto di nuovo materiale rotabile e bus per dimezzare l’età media della flotta entro la fine della legislatura.
Piano di illuminazione a LED del patrimonio pubblico e delle strade cittadine
Rilanciare la battaglia sull’etichettatura dei prodotti per affermare idea del consumo consapevole e della tracciabilità e chiarezza della filiera

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