Ebola, l’Oms non ritiene necessarie restrizioni. L’allarme di Medici senza Frontiere

Ebola, l'Oms non ritiene necessarie restrizioni
Ebola, l'Oms non ritiene necessarie restrizioni

Ebola torna d’attualità, dopo le ultime segnalazioni. Il Ministero della salute sta monitorando l’evoluzione dell’epidemia di malattia da virus Ebola, che interessa la Guinea ed alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale. In un comunicato rende noto che “il rischio di importazione dell’infezione in Italia è assolutamente remoto”.
Da tempo, prosegue la nota, sono state fornite dal Ministero informazioni ed istruzioni ai propri Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e a tutte le altre Amministrazioni che sono interessate alla gestione di problematiche sanitarie, incluse quelle che si occupano dei migranti irregolari, e vengono diffusi regolari aggiornamenti sulla situazione, in coerenza con quanto comunicato in proposito dall’Organizzazione mondiale della sanità e con le valutazioni del Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC).

Con riferimento specifico ad eventuali rischi connessi ai flussi migratori irregolari, il Ministero rileva come la durata dei percorsi che porta i migranti dai propri Paesi di origine all’Italia renda ancora remota la possibilità che l’eventuale insorgenza della malattia, che ha un periodo di incubazione massimo di ventuno giorni, si verifichi in Italia.
Più in generale il Ministero della salute segnala che la malattia da Virus Ebola non si trasmette per via aerea ma solo attraverso il contatto con malati e/o loro fluidi corporei e con i corpi e/o fluidi corporei di pazienti deceduti o, nei Paesi dove la malattia è presente, attraverso contatti stretti con animali selvatici vivi o morti.
Al momento, l’Organizzazione mondiale della sanità continua a non ritenere necessarie restrizioni a viaggi o rotte commerciali.
Il bilancio di Medici senza frontiere: i primi pazienti che hanno sconfitto il virus dell’ebola sono stati dimessi dai centri di MSF in Guinea. Ma l’emergenza continua, gli ultimi dati ufficiali parlano di 101 decessi e 157 sospetti e l’organizzazione medico-umanitaria sta rafforzando la propria azione. Per supportare l’emergenza, MSF lancia una raccolta fondi tramite il proprio Fondo Emergenze, chiedendo l’aiuto di tutti nel fermare l’epidemia. Per contribuire: www.msf.it/emergenzaebola, numero verde 800-99-66-55, conto corrente postale n. 87486007. 
“Medici Senza Frontiere è scesa in campo fin dai primi giorni dell’emergenza, inviando in Guinea oltre 60 operatori internazionali e 40 tonnellate di materiale – ha detto Gabriele Eminente, direttore generale di MSF, che ha lanciato un video-appello sul web – Stiamo ottenendo importanti risultati, ma l’emergenza continua e servono molte risorse. Per questo lanciamo un appello ai nostri sostenitori e a tutti i cittadini, perché ci aiutino a fermare l’epidemia.” 
L’Ebola è associata a un alto tasso di mortalità e non esistono cure specifiche né vaccini. Ma le possibilità di sopravvivenza per i pazienti aumentano se ricevono cure adeguate contro la disidratazione e le infezioni secondarie.

 

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