Dissesto idrogeologico. Contributi emergenze, entro 40 giorni i privati devono presentare le domande

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I contributi sono finalizzati tra l'altro alla ricostruzione in sito delle abitazioni distrutte o alla loro eventuale delocalizzazione.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta sabato 20 agosto, delle Ordinanze firmate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è stato attivato il procedimento per trasformare in domande di contributo dei privati le segnalazioni di danni connessi a 40 stati di emergenza dichiarati in 17 Regioni a partire dal 2013 per eventi di natura meteo-idrogeologica.
I provvedimenti fanno seguito alla delibera del Consiglio dei ministri del 28 luglio scorso, consultabile in allegato, e alla specifica disposizione contenuta nella legge di stabilita’ 2016 con la quale sono state messe a disposizione le risorse necessarie.


Le ordinanze, datate 16 agosto, una per ogni Regione interessata – Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Puglia – definiscono i criteri per la determinazione e concessione dei contributi ai soggetti privati sia per i danni al patrimonio edilizio abitativo e ai beni mobili sia per i danni alle attivita’ economiche e
produttive.
In particolare, per quanto riguarda la prima tipologia, i contributi sono finalizzati alla ricostruzione in sito delle abitazioni distrutte o alla loro eventuale delocalizzazione; alla delocalizzazione di abitazioni non distrutte, ma oggetto di ordinanza di sgombero adottata dal sindaco in conseguenza degli eventi calamitosi; al ripristino delle abitazioni danneggiate; al ripristino di parti comuni danneggiate di edifici residenziali e al parziale ristoro delle spese connesse con la sostituzione o il ripristino di beni mobili distrutti o danneggiati (questi ultimi solo per i proprietari di prime case).

Delibera del Consiglio dei ministri del 28 luglio 2016

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