L’Associazione Italiana Chiropratici organizza dal 19 al 23 ottobre la “Settimana della Chiropratica”. I Dottori membri dell’Associazione apriranno le porte dei loro studi a coloro che vorranno effettuare un consulto gratuito per stabilire in che modo la chiropratica può aiutarli a ritrovare o a mantenere la propria salute.
L’elenco di tutti gli studi professionali aderenti alla Settimana della Chiropratica – trattamento con le mani; dal greco keir (mano) e praxis (agire) – è disponibile sul sito dell’Associazione Italiana Chiropratici, (www.chiropratica.it) o attraverso il Numero Verde 800 017806.
La chiropratica, spiegano, è una professione sanitaria primaria, riconosciuta come tale anche in Italia. Non ricorre alla chirurgia né fa uso di farmaci perché si occupa non delle malattie, ma del ripristino e del mantenimento dello stato di salute, soiprattutto tramite la prevenzione.
“Il mal di schiena è considerato da molti il male del secolo – dichiara John Williams, Presidente Associazione Italiana Chiropratici – ne soffre un’altissima percentuale di persone di ogni fascia d’età e in ogni categoria lavorativa. Le ricadute negative sulla società sono enormi sia per i giorni di lavoro persi sia per le cospicue spese sanitarie che ne derivano. Negli Stati Uniti il mal di schiena è il secondo problema di salute per cui ci si rivolge al medico e si stima che i costi generati dal mal di schiena superino i 100 miliardi di dollari l’anno. Molte ricerche scientifiche dimostrano che includere la chiropratica nelle scelte terapeutiche per il mal di schiena ridurrebbe di molto tali costi, perché si eviterebbero l’utilizzo di farmaci e il ricorso al ricovero ospedaliero e si ridurrebbe drasticamente il numero dei giorni di lavoro persi. Le cause del mal di schiena possono essere molteplici. È importante individuarle con precisione per poi eliminarle, non limitandosi al solo sintomo”.
L’Associazione Italiana Chiropratici, precisa una nota, è attiva in Italia dal 1974 e si prefigge l’obiettivo di tutelare la professione dal diffuso fenomeno dell’abusivismo e di garantire così ai pazienti un elevato livello di professionalità e di competenza. Per diventare Dottore in Chiropratica infatti il percorso di studi è lungo: almeno cinque anni di Università e una selezione particolarmente accurata per diventare membri dell’Associazione Italiana Chiropratica.