In base all’ultimo Eurobarometro sui prodotti “verdi”, il 48% dei consumatori europei è confuso dal flusso di informazioni sull’ambiente e le imprese che vogliono mettere in rilievo le proprietà ecologiche dei loro prodotti devono districarsi tra varie metodologie, affrontare diversi costi per fornire informazioni ecologiche. Inoltre diverse federazioni industriali hanno invocato un approccio comune europeo basato su valutazioni scientifiche e analisi del ciclo di vita a livello UE.
Il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik: “Se vogliamo favorire la crescita sostenibile dobbiamo assicurarci che sul mercato i prodotti più efficienti sotto il profilo delle risorse e più ecologici siano conosciuti e riconoscibili.
Fornire ai consumatori informazioni affidabili e confrontabili sugli impatti ambientali e sulle credenziali di prodotti e organizzazioni vuol dire metterli in condizione di scegliere, mentre aiutare le imprese ad allineare le metodologie applicate equivale a tagliare i loro costi e oneri amministrativi.”
Per affrontare la situazione, la Commissione il 9 aprile ha presentato una proposta, la comunicazione “Costruire il mercato unico dei prodotti verdi”. In essa, vengono promosse due metodologie che consentono di misurare le proprietà ecologiche per tutto il ciclo di vita rispettivamente dei prodotti (Product Environmental Footprint – PEF) e delle organizzazioni (Organisation Environmental Footprint – OEF), si raccomanda agli Stati membri, alle imprese, alle organizzazioni private a alla comunità finanziaria di applicare su base volontaria queste metodologie, si preannuncia una fase di prova di tre anni che consenta di sviluppare norme specifiche per prodotto e per settore nel quadro di un processo che coinvolge portatori d’interesse a diversi livelli, dando modo alle organizzazioni che si avvalgono di altre metodologie di valutare queste ultime e si formulano principi per comunicare le prestazioni ambientali, tra cui la trasparenza, l’affidabilità, la completezza, la comparabilità e la chiarezza. Inoltre, si prevede di sostenere gli sforzi compiuti a livello internazionale per un maggiore coordinamento nello sviluppo di metodologie e nella messa a disposizione dei dati.
La fase di prova di tre anni potrà essere avviata poco dopo l’adozione della comunicazione. La Commissione pubblicherà un appello sui portali web PEF (Product Environmental Footprint) e OEF (Organisation Environmental Footprint), con cui inviterà le imprese, le organizzazioni industriali e le organizzazioni dei portatori d’interesse nell’UE e in paesi terzi a partecipare, su base volontaria, all’elaborazione di norme specifiche per categorie di prodotti e settori.
La seconda fase si baserà su una valutazione approfondita delle conclusioni del periodo di prova triennale e di ulteriori azioni realizzate nel quadro della comunicazione e della raccomandazione. In funzione di questa valutazione la Commissione deciderà le future strategie politiche relative alle metodologie PEF e OEF. Il mercato unico dei prodotti “verdi” è stato indicato come azione fondamentale nell’Atto per il mercato unico del 2011 e nella comunicazione del 2012 che aggiorna una comunicazione precedente in materia di politica industriale.