La commissione Ambiente della Camera ha licenziato il ddl collegato ambientale, un provvedimento varato dal governo Letta quando il ministro dell’Ambiente era ancora Andrea Orlando, oggi Guardasigilli. A metà settembre il testo dovrebbe arrivare in Aula per essere approvato in prima lettura e passare poi al Senato. “Grazie a un lavoro intenso portato avanti insieme a tutti i gruppi politici e durante il quale il ministro Galletti è stato sempre presente, il collegato ambientale esce dalla commissione Ambiente molto cambiato e rafforzato – commenta il presidente della commissione Ambiente Ermete Realacci, Pd – Si tratta di un provvedimento molto importante e articolato, voluto dal governo e di cui sono relatori i colleghi Borghi e Bratti, che promuove misure in sostegno della green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.
“Dal collegato è stata eliminata qualsiasi ipotesi di riduzione degli obiettivi di raccolta differenziata e sono state rafforzate invece le misure per il recupero e il riciclo delle materie prime seconde, per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti e molte altre disposizioni come quelle in sostegno della mobilità sostenibile”, spiega Realacci. “Vengono inoltre introdotti un fondo di investimento per la green economy e agevolazioni sulle tasse sui rifiuti per i Comuni virtuosi – aggiunge Realacci – Tra i molti temi su cui interviene il collegato anche gli appalti verdi e il rilancio dei programmi di investimento per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture idriche. Tutte norme che possono indirizzare l’economia e la società italiane verso soluzioni in cui l’ambiente e la green economy sono chiavi per lo sviluppo”, conclude il presidente della commissione Ambiente della Camera. Soddisfatto il Movimento 5 stelle, per l’apporvazione di sette articoli in particolare appoggiati dal partito di Grillo.
Innanzitutto gli imballaggi, si legge in una nota: entro sei mesi il governo dovrà predisporre la sperimentazione per il vuoto a rendere per il vetro (acque minerali e birra) negli esercizi commerciali pubblici.“Un piccolo passo verso la riduzione dei rifiuti e il riutilizzo dei contenitori. Introdotta la Valutazione di impatto sanitaria per i nuovi impianti. Sarà prevista anche l’analisi dell’impatto sulla salute dei cittadini per ogni nuova autorizzazione richiesta. La salute avrà diritto di cittadinanza nella progettazione di ogni nuova opera.
Giro di vite sull’abusivismo edilizio: le amministrazioni dovranno pretendere il pagamento delle sanzioni in caso di abusi, e, in caso di inadempienza saranno gli stessi amministratori ad asusmersene le responsabilità, anche con decurtazioni degli stipendi.
Vietato, ufficialmente e per legge, il fracking su tutto il terirtorio nazionale. Non solo. L’azienda che dovesse averlo praticato dovrà rendicontare le proprie azioni 8ed eventuali conseguenze) al govenro.
Nuove regole anche per i reflui oleari: i rifiuti oleosi potranno essere sversati nell’impianto fognario solo dopo trattmaneto e solo se le olive in questioni hanno provenienza regionale.”