Il 2019 si classifica fino ad ora al terzo posto tra gli anni più bollenti del pianeta facendo registrare una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,88 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti relative al mese di gennaio, sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che rileva i dati dal 1880.
L’anomalia si fa sentire anche in Italia dove le temperature minime sono state di 2,2 gradi superiori alla media nella prima decade di febbraio, secondo elaborazioni Coldiretti su dati ucea. Dati che non sono una novità, se si pensa al 2018.
Gli effetti del potente anticiclone a matrice sub tropicale ancora presente sulla Penisola – continua la Coldiretti – mettono in allarme anche le campagne dove il rischio è che la “finta primavera” inganni le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili.
“Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con sfasamenti stagionali, il moltiplicarsi di eventi estremi, e precipitazioni brevi, ma intense che il terreno non riesce ad assorbire.”