Nel Nord della Cina è emergenza smog, a partire da domenica, con livelli di inquinamento elevatissimi: quelli registrati nella metropoli di Shenyang risultano essere i più alti che si siano mai registrati nel mondo. Si parla di un livello di particelle p.m. 2,5, ritenute rischiose per la salute, pari a 1400 microgrammi per metro cubico, cioè 56 volte più’ alto di quello ritenuto il massimo sopportabile dall’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), che e’ di 25 microgrammi per metro cubico.
Al fitto smog si accompagna scarsa visibilità, tanto che è stato necessario cancellare voli e chiudere strade.
Tra le città’ colpite dal fenomeno ci sono la capitale Pechino, la vicina città’ portuale di Tianjin e numerosi centri delle province del Liaoning, Hebei, Henan ed Heilongjiang.
Non si è trattato di una catastrofe improvvisa, già durante il mese di ottobre era stata rilevata una situazione preoccupante, culminata nella crisi di questi giorni.
E secondo esperti dell’Università di Scienze dell’Informazione e Tecnologia di Nanchino, solo il 9% del popolo cinese vive in un ambiente che rispetta gli standard nazionali della qualità dell’aria.
Non è la prima volta che si arriva a fenomeni così estremi in Cina, nel corso degli ultimi anni più volte la fitta nebbia grigiastra che avvolge le città ha purtroppo fatto bella mostra di sè.