Sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – e anche su Greentoday.it a questo link – è disponibile la Circolare dell’ICQRF (ISPETTORATO CENTRALE DELLA TUTELA DELLA QUALITÀ E REPRESSIONE FRODI DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI) con cui si forniscono ulteriori indicazioni per l’operatività del Decreto “Campolibero”, a seguito della conversione, con legge n. 116 dell’11 agosto 2014, del DL 91/2014.
Già il 4 luglio scorso era stata pubblicata una prima circolare applicativa, con la quale veniva illustrata l’operatività complessiva del decreto.
Con la nuova nota, che l’ICQRF ha messo a disposizione degli operatori praticamente in contemporanea alla pubblicazione in Gazzetta della legge di conversione del DL 91, si facilita l’attuazione delle novità apportate dal Parlamento, tra cui:
– semplificazioni in tema di diffida, con l’eliminazione del requisito di ‘lieve entità’ per l’applicazione e una più precisa definizione di sanabilità;
– dematerializzazione dei registri vitivinicoli, delle sostanze zuccherine, del burro e latte in polvere;
– ulteriori semplificazioni in cantina;
– più precisi ambiti applicativi per la normativa sulla mozzarella di latte di bufala e la produzione a DOP;
– possibilità di definizione di contenziosi in itinere in materia agroalimentare, usufruendo della riduzione del 30 per cento della sanzione.
“Campolibero – ha commentato il Ministro Martina – rappresenta un piano coordinato che dovrà dare una vera svolta a tutta l’agricoltura italiana. È per questo che abbiamo lavorato per dare subito applicazione alle azioni introdotte con questo importante decreto. Alcune misure di Campolibero precedentemente attivate, dalla diffida alle semplificazioni in cantina, sono già operative e stanno dando incoraggianti risultati.
Le ulteriori novità approvate dal Parlamento rafforzeranno l’efficacia di Campolibero, vero strumento di competitività per l’agroalimentare italiano. Il Ministero – ha concluso Martina – ha dato immediate disposizioni applicative, in modo che tutti gli operatori possano sfruttare al meglio le opportunità offerte dal decreto legge e per favorirne l’applicazione da parte di tutte le amministrazioni di controllo, da quelle Statali (ICQRF, Corpo forestale dello Stato, Carabinieri) alle Regioni, ai Comuni, quindi anche alle Polizie locali”.