C’è il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della regione Marche

Conero, spiaggia
Conero, spiaggia

Il programma di sviluppo rurale (PSR) per la Regione Marche, formalmente adottato dalla Commissione europea il 28 luglio 2015, delinea le priorità delle Marche per l’utilizzo di quasi 538 milioni di euro di finanziamento pubblico, disponibile per il periodo di 7 anni 2014-2020 (232 milioni di euro dal bilancio dell’UE e 306 milioni di euro di cofinanziamento nazionale).

Il programma dà particolare rilievo alle azioni legate alla salvaguardia, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi, al potenziamento della competitività del settore agricolo e di quello forestale e a promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Si prevede che il 13,9% delle superfici agricole sarà oggetto d’impegni per la gestione delle risorse idriche, quasi il 14% per la gestione del suolo e quasi il 15% delle superfici agricole e l’1% di quelle forestali saranno oggetto d’impegni a sostegno della biodiversità. L’agricoltura biologica riveste anch’essa un ruolo importante visto che un totale di quasi 4.000 ettari riceverà un sostegno per convertirsi all’agricoltura biologica e altri 38.000 ettari per mantenere la produzione biologica.
Al fine di potenziare la competitività del settore agricolo, oltre 650 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende e 300 giovani agricoltori riceveranno aiuto finanziario per avviare la propria attività.
A questo riguardo, nella selezione delle operazioni un peso particolare verrà dato al fattore innovazione. Quasi l’8% della spesa pubblica del PSR verrà destinata a sostenere azioni che stimolano l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze. Infine il PSR Marche contribuirà all’inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle aree rurali dove il 44% della popolazione sarà interessata dalle strategie di sviluppo locale. Il 17% della popolazione rurale beneficerà anche di nuove o migliori infrastrutture a banda larga nelle aree rurali.
Qual è la situazione attuale della regione Marche? Regione classificata come “regione più sviluppata”, si estende su una superficie di 9.401 Km2, costituita per il 50,2% da terreni agricoli e per il 34,7% da foreste. Il 95% del territorio regionale è classificato come area rurale della quale circa la metà è considerata Zona Svantaggiata. Le Marche hanno una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti dei quali circa l’84% vive in aree rurali. Il tasso di disoccupazione è del 11,1% (2013) ed è presente un’alta percentuale di popolazione anziana (23%).
Il settore agricolo deve far fronte a importanti cambiamenti strutturali. La dimensione media delle oltre 45.000 aziende agricole è 10,5 ettari e il 30% delle aziende è al di sotto dei due ettari. La superfice agricola utilizzata (SAU) regionale copre circa 471.000 ettari. Le principali produzioni agricole marchigiane sono i cereali, l’ortofrutta, il vino, e i prodotti di origine animale. L’industria alimentare, anche se meno specializzata che in altre regioni italiane, mostra tassi di crescita interessanti. Circa il 40% dell’energia prodotta nelle Marche proviene da fonti rinnovabili, ma la regione registra un certo ritardo nell’utilizzo della biomassa disponibile come fonte per la produzione di energia.
Le Marche si contraddistinguono per un notevole patrimonio naturalistico che conta circa 326.000 ettari di foresta. Nel territorio marchigiano sono stati individuati 104 siti Natura 2000 per i quali la Regione finalizzerà i piani di gestione entro il 2015. Le principali sfide ambientali da affrontare nelle Marche sono legate al dissesto idrogeologico e all’erosione del suolo.
Una sintesi degli obiettivi.

Trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali – La Regione intende investire in maniera significativa (quasi 8% delle risorse disponibili) nelle azioni che rientrano in questa priorità con l’obbiettivo specifico di accrescere l’interesse dei destinatari nelle proposte di formazione e di consulenza. Il sistema di trasferimento delle conoscenze andrà ad affrontare i fabbisogni in termini di formazione, coaching, informazione e consulenza dei settori agricolo, forestale e alimentare nonché di altri gestori del territorio e PMI nelle zone rurali e si incentrerà, in particolare, sulle pratiche agricole e forestali sostenibili, su aspetti regolamentari, sull’innovazione e la tecnologia, i prodotti di qualità e la diversificazione. Saranno resi disponibili 4.200 posti per la partecipazione ad attività di formazione. Un elemento importante per il PSR è costituito dall’innovazione: verranno finanziati 106 progetti per rafforzare il legame tra i settori agricolo, forestale e alimentare da un lato e la ricerca dall’altro. All’interno del programma sarà anche attivato il partenariato europeo per l’innovazione.

Competitività del settore agricolo e dello sviluppo rurale e silvicoltura sostenibile – Alla luce del trend di invecchiamento degli imprenditori agricoli e della dimensione ridotta delle aziende agricole marchigiane, il PSR prevede di dare supporto a 300 giovani agricoltori per l’avviamento della propria attività e di sostenere gli investimenti e l’ammodernamento di oltre 650 aziende agricole, promuovendo allo stesso tempo l’introduzione dell’innovazione come strumento per aumentare la competitività. La sostenibilità ambientale della produzione agricola viene perseguita nell’ambito di questa priorità favorendo un uso razionale delle risorse idriche e un utilizzo efficiente delle fonti di energia rinnovabile anche attraverso nuovi investimenti.

L’organizzazione della filiera alimentare, inclusa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo – Nell’ambito di questa priorità, le Marche sosterranno la promozione di prodotti di qualità e la partecipazione degli agricoltori a regimi di qualità: si prevede di sovvenzionare la partecipazione di 306 aziende agricole a regimi di qualità. Il PSR sosterrà anche lo sviluppo e il rafforzamento delle filiere, comprese le filiere corte e i mercati locali, allo scopo di migliorare le possibilità di sbocco del mercato dei prodotti regionali ed assicurare un maggiore valore aggiunto alla produzione agricola che si traduca in un incremento di reddito per l’agricoltore. A questo scopo verranno finanziati anche progetti di cooperazione e di filiera.

Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi relativi all’agricoltura e alle foreste – Nell’ambito di questa priorità, l’azione delle Marche si concentrerà sugli investimenti a favore di aziende agricole e sulle pratiche agricole rispettose dell’ambiente, in particolar modo per quanto concerne la qualità dell’acqua: il 13,9% delle superfici agricole sarà oggetto d’impegni per la gestione delle risorse idriche. Il problema dell’erosione idrica sarà affrontato assoggettando a impegni per la gestione dell’erosione del suolo quasi il 14% delle superfici agricole. Inoltre, quasi il 15% dei terreni agricoli e l’1% delle foreste sarà oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità.
Circa il 33% dell’allocazione finanziaria del FEASR sarà utilizzata per i pagamenti basati sulla superficie a favore degli agricoltori per l’utilizzo di pratiche di gestione dei terreni rispettosi dell’ambiente e del clima, compresa l’agricoltura biologica, il sostegno per le zone soggette a vincoli naturali e l’aiuto per le zone interessate dai vincoli derivanti dalla gestione dei siti Natura 2000. Oltre 42.000 ettari di superficie agricola saranno interessati dall’aiuto da erogare per la conversione o il mantenimento del metodo dell’agricoltura biologica.

L’efficienza delle risorse e il clima – Nell’ambito di questa priorità, il PSR Marche intende promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio principalmente attraverso il sostegno alla forestazione, ai sistemi agroforestali, alla prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate, alla resilienza e pregio ambientale degli ecosistemi forestali nonché alla loro conservazione, incoraggiando anche servizi rispettosi dell’ambiente e di salvaguardia delle foreste.
Il PSR mira inoltre a un utilizzo più efficiente della risorsa idrica, con il 5,6% di terreni irrigui che passano a sistemi di irrigazione più efficienti. Infine, si prevede di investire circa 6,8 milioni di euro fra fondi pubblici e privati per la produzione di energia rinnovabile.

L’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali – Il PSR Marche pone particolare attenzione all’inclusione sociale e allo sviluppo locale nelle zone rurali (il 17,6% delle risorse disponibili è destinato a questa priorità), che vengono promossi attraverso il sostegno allo sviluppo delle aziende agricole e delle imprese anche tramite la diversificazione in innovazione tecnologica e attività e servizi TIC, e ai servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali, inclusi i servizi alla persona.
Inoltre, le Strategie di Sviluppo Locale attuate attraverso 6 gruppi di azione locale LEADER interesseranno oltre 44% della popolazione rurale.
Grazie alle operazioni programmate nell’ambito di questa priorità, si creeranno 98 nuovi posti di lavoro.
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