A Cavenago Brianza (MOnza e Brianza), inaugurato nuovo impianto di biometano alla Cem Ambiente, gestore di servizi di igiene urbana.
“L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi – rappresenta un momento importante, perche’ viene presentata una nuova tecnologia ideata e sviluppata dall’Universita’ Bicocca di Milano e dai suoi ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali in collaborazione con Cem Ambiente: la ‘Smart upgrading’, che permettera’ di produrre biometano da rifiuti organici, utilizzando composti a basso impatto ambientale in grado di catturare la CO2, con tutte le ricadute positive che possono apportare le nuove tecnologie applicate all’ambiente”.
SMART UPGRADING – Si chiama ‘Smart upgrading’ la nuova tecnologia pulita sviluppata dai ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Universita’ di Milano-Bicocca che “lava” il biogas, eliminando la CO2 per ottenere metano.
Dopo la sperimentazione dei mesi scorsi nella ex discarica di Cem Ambiente a Cavenago Brianza, che ha dato risultati positivi, e’ stato realizzato il prototipo di impianto industriale. Rispetto alle tecnologie tedesche e statunitensi attualmente impiegate in questo campo, la tecnologia ‘Smart upgrading’ ha il vantaggio di lavorare con una sostanza di trasformazione biodegradabile e dal costo contenuto, e di richiedere, per il suo funzionamento, una quantita’ di energia molto bassa, producendo un gas made in Italy. Grazie a un accordo di ricerca tra l’Universita’ di Milano Bicocca e Cem Ambiente di Cavenago Brianza e’ stato sviluppato il primo prototipo industriale per la purificazione dalla CO2 del biogas prodotto da discarica di rifiuti.
IN LINEA CON COP21 – “In linea con gli impegni della COP21 – ha proseguito Terzi – Regione Lombardia intende tenere alta l’attenzione verso i temi relativi alla gestione dei rifiuti e all’efficienza energetica; non solo per i possibili vantaggi che ne derivano, quali la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas climalteranti che permettera’ di garantire uno sviluppo rispettoso del nostro territorio, ma anche per sviluppare consapevolezza, conoscenza, comunicazione e condivisione, che sono la base di una concreta politica ambientale funzionale alla qualita’ delle nostre vite”.
LE POLITICHE – L’assessore ha poi ricordato l’adozione, da parte di Regione, del Pear, il Programma energetico ambientale regionale, che ha dettato le linee guida che vertono su una riduzione dei consumi stimata tra l’8 e il 12 per cento e un aumento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, che consentira’ di superare gli obiettivi del cosiddetto ‘burden sharing’. Le principali finalita’ del Pear sono di migliorare la gestione energetica, riducendo l’impatto ambientale e abbassando sensibilmente le emissioni di CO2, considerato tra i gas maggiormente climalteranti, gia’ inserito come un obiettivo strategico dell’azione regionale.
LE SFIDE FUTURE – “L’efficienza energetica integrata con la ricerca scientifica innovativa (alta tecnologia) in settori che rivestono un interesse fondamentale per l’economia, come il settore delle materie prime, e per la societa’ (settore sanitario), unite a un maggior utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili – ha chiosato Terzi – costituisce un valido strumento per affrontare le sfide di un minore impatto ambientale e di riduzione dei consumi energetici”. “Attualmente – ha aggiunto – i Sistemi energetici integrati rappresentano l’unico vero modello di utilizzo razionale delle fonti energetiche locali, a partire dalle fonti rinnovabili che vengono valorizzate al loro massimo”.
PREZIOSE SINERGIE – “A certe sfide non ci possiamo sottrarre – ha concluso l’assessore Terzi -, ma dobbiamo prepararci adeguatamente con la certezza che, solo attuando una sinergia tra Enti pubblici, ricerca e mondo imprenditoriale, potremo raggiungere obiettivi condivisi come la tutela della nostra salute, del nostro ambiente e della nostra regione”.
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