L’Unione Europea è tra i maggiori produttori di cibo al mondo e si posiziona tra i primi posti anche nel quantitativo di rifiuto organico. Si calcola infatti che raggiungiamo un totale di 88 milioni di tonnellate di cibo buttato (pari a 173 chili all’anno pro-capite, quasi mezzo chilo al giorno).
E per smaltire questa enorme quantità di spazzatura ogni anno si emettono in atmosfera 170 milioni di tonnellate di CO2.
Il 53% di questa spazzatura è rappresentata da rifiuti da cucina domestica, che possono essere in gran parte riutilizzati. Secondo dati forniti da Sebigas, azienda specializzata in biogas con 84 impianti attivi nel mondo, con un impianto alimentato con la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) è possibile ottenere ogni giorno una potenza in kW corrispondente al consumo pro capite di energia elettrica di un italiano in un anno (4.703 kWh circa nel 2020).
Quale sarebbe il potenziale di tali matrici organiche?
Un impianto alimentato con 270 tonnellate al giorno di FORSU ha il potenziale di produrre circa 4.440 kW da sistemi di cogenerazione che utilizzano il biogas come carburante e circa 1.180 sm3/h di biometano, gas naturale rinnovabile.
Biogas, i numeri italiani
L’Italia è il terzo produttore europeo di biogas dietro Inghilterra e Germania e quinto nel mondo dopo Cina e USA, con un valore economico di 3,2 miliardi di euro, al netto degli incentivi.
Un comparto che grazie alla sinergia tra agricoltura e allevamento da un lato e agroindustria dall’altro ha registrato dal 2008 a oggi investimenti per circa 4,5 miliardi di euro consentendo all’Italia di raggiungere la leadership europea con oltre 1.600 impianti di biogas in funzione (di cui, stando ai dati del CIB, 1200 in ambito agricolo).
Il caso Maserati Energia
Un esempio di impianto alimentato con la FORSU è quello di Maserati Energia, in provincia di Piacenza. Con un totale di 137 tonnellate giornaliere caricate nell’impianto, tratta gli scarti di 600.000 cittadini.
In un anno in questo impianto si producono 5.100.000 Sm3 di biometano pari a 180.000 pieni auto di metano ogni anno, 54.000.000 km/anno, ovvero 45.000 volte in un anno andata e ritorno da Roma a Milano.