E’ in fase di test il nuovo Suv elettrico Škoda Enyaq IV, opportunamente camuffato da esperti di wrapping che, disegnando e poi applicando speciali pellicole ed elementi aggiuntivi, rendono difficile avere una chiara percezione della forma definitiva e delle soluzioni tecniche impiegate.
I test di affaticamento
Si svolgono su strade aperte al traffico impiegano centinaia di ore: la casa boema impone per ogni nuovo modello un probante ciclo di test su strade aperte al traffico e in condizioni reali, con percorrenze complessive che superano i due milioni di chilometri e che si svolge parecchi mesi in anticipo rispetto alla presentazione ufficiale.
In pratica migliaia di ore in cicli di test di affaticamento o nelle camere climatiche, arrivando a totalizzare oltre due milioni di chilometri nei cinque continenti, affrontando climi rigidi, con temperature fino a meno 30° Centigradi, quanto nei più aridi deserti con massime ben al di sopra dei 40° C. Le auto devono superare indenni zone ad altissima umidità e strade polverose, così come superfici innevate o ghiacciate durante i test artici.
Florian Weymar, Responsabile del Total Vehicle Development Škoda spiega: “Quando si impiega su strada un’auto con camuffatura speciale è assolutamente necessario rispettare tutte le norme di sicurezza e quelle del codice della strada in vigore. Ecco perché, nonostante l’applicazione delle pellicole sulla carrozzeria, tutti i gruppi ottici e i sensori dei sistemi di sicurezza devono essere in grado di funzionare correttamente. Inoltre, nel preparare un prototipo alla guida su strada va tenuta in massima considerazione il lavoro che dovrà essere svolto dai collaudatori e degli ingegneri a bordo. Per esempio, il collaudatore deve avere immediato accesso a tutti i comandi e gli indicatori in ogni momento e anche le bocchette di areazione non devono essere coperte in modo da non falsare le misurazioni interne sulla temperatura e l’efficienza dei sistemi di climatizzazione nelle varie situazioni”.
La camuffatura della carrozzeria è necessaria anche per proteggere innovazioni tecniche portate al debutto dal nuovo modello. Ecco perché in determinate zone del veicolo, soprattutto all’anteriore e al posteriore, sono spesso applicati elementi posticci che dissimulano completamente i volumi e l’andamento dei lamierati o dei cristalli. Allo stesso modo, anche l’abitacolo viene completamente protetto sfruttando sia rivestimenti in tessuto sia pannelli che possano celare alla vista la strumentazione o i display durante le soste tecniche necessarie, per poi essere facilmente rimossi una volta in marcia.
Per camuffare il prototito si sono resi necessari circa 18 metri quadrati di pellicola per ogni veicolo impiegato, per un totale di 120 ore di lavoro. Škoda Enayq IV sarà svelato nel corso del 2020 e arriverà sui mercati internazionali nel 2021.