Assoambiente, alla guida c’è Monica Cerroni

Monica Cerroni, Presidente Assoambiente
Monica Cerroni, Presidente Assoambiente

L’imprenditrice Monica Cerroni, Gruppo Sorain Cecchini, è stata confermata all’unanimità alla Presidenza di Assoambiente, l’Associazione Imprese Servizi Ambientali di FISE – Confindustria.
“L’attività dell’Associazione nei prossimi mesi”, ha evidenziato il Presidente Cerroni, il cui nuovo mandato durerà due anni, “si focalizzerà principalmente su due obiettivi:da un lato promuovere interventi finalizzatial raggiungimento di un quadro normativo stabile, chiaro e semplificato in ambito ambientale; dall’altro supportare iniziative tese al completamento del processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali in un’ottica di effettiva concorrenza nel settore”.
Tra gli altri temi, di interesse strategico per il settore, che l’Associazione affronterà nel futuro prossimo una menzione particolare meritano la revisione della TARES, lo sblocco dei crediti della PA verso le imprese private e la grave carenza di pianificazione impiantistica necessaria per la industrializzazione della gestione dei rifiuti urbani che blocca le possibilità di investimenti da parte dei privati.
Come sottolineato durante l’assemblea generale tenutasi il 27 luglio scorso, le priorità riguardano appunto “definire il Piano Nazionale dei rifiuti per il superamento delle situazioni emergenziali e un assetto normativo certo e stabile, realmente ispirato dai principi di liberalizzazione e apertura del mercato; semplificare le procedure per il pagamento alle imprese della “montagna” di crediti vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni; procedere ad una revisione della TARES”.

Secondo l’analisi dell’Associazione, la mancata definizione di un modello di sviluppo e la presenza di numerose situazioni emergenziali hanno portato, oltre all’avvio dinumerose procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea e a rilevanti sanzioni di carattere pecuniario (con le conseguenti, inevitabili ricadute negative sull’immaginedel nostro Paese a livello internazionale), anche ad una generale arretratezza delsettore e notevoli dispersioni di preziose risorse finanziarie.
“Per superare definitivamente questa condizione ormai consolidata”, ha affermato ilPresidente Assoambiente, Monica Cerroni in apertura dei lavori, “è oggi necessario pianificare e programmare in vista del conseguimento dell’obiettivo ‘rifiuti zero’, senza tuttavia paralizzare l’indispensabile industrializzazione del settore. A tal fine è essenziale procedere ad un riassetto della regolamentazione nazionale in materiaambientale, caratterizzata negli ultimi anni da una pluralità di interventi che hanno resoinsopportabile il livello di instabilità, complessità e contraddittorietà delle norme”.
Secondo l’Associazione e il suo Presidente, il processo di industrializzazione del comparto può rappresentare un significativo contributo, in termini di fatturato e di livelli occupazionali,alla ripresa dell’economia nazionale consentendo il necessario riallineamento del Paese ai livelli di efficienza dei principali Paesi europei.
I numeri del mercato della gestione dei rifiuti urbani: oltre 8 miliardi di euro di fatturato e 70.000 addetti occupati distribuiti tra le imprese private e pubbliche.

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