Le linee programmatiche del Dicastero sono state illustrate ieri dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nel corso dell’audizione in commissione Ambiente della Camera.
La premessa: “In un Paese che vuole rapidamente uscire dalla crisi e tornare a crescere, la scelta di puntare sull’Ambiente non è solo strategica, ma irrinunciabile”.
“L’Ambiente può davvero trainare la ripresa del Paese – ha sottolineato Galletti – perché l’unico sviluppo possibile è quello che passa attraverso la declinazione in ogni settore produttivo della green economy”.
Tra i punti approfonditi nel corso dell’Audizione: la revisione del Titolo V della Costituzione come “premessa ineludibile per il rilancio della pianificazione ambientale”, la politica ambientale europea in materia di riduzione delle emissioni.
E poi, ancora, il tema della bonifica e della gestione delle risorse idriche: “Occorre Facilitare l’accesso e tutelare il diritto individuale al ‘bene pubblico, acqua’, ridurre gli sprechi, affrontare i problemi derivanti dalle alterazioni climatiche”, ha affermato il Ministro.
Approfondimenti sulla sostenibilità ecologica delle città, sul sistema dei rifiuti, con la necessità di una “attenzione a prevenzione, riciclo e riuso e al tema della legalità nella gestione”, ha sottolineando il Ministro anche citando la sua recente visita nella “Terra dei fuochi”.
Galletti ha parlato poi di lotta alla corruzione e dell’inserimento nel nostro codice penale dei reati ambientali; del Sistri e delle priorità per il semestre italiano di presidenza Ue.
Ha approfondito ampiamente le problematiche legate alla protezione della natura e del mare. Ha affrontato il delicato tema delle Valutazioni dell’impatto ambientale sottolineando “l’esigenza che nuove disposizioni comunitarie in materia di VIA siano recepite nella legislazione nazionale in maniera rapida ed efficace”.
Il Ministro ha parlato dello sviluppo sostenibile, “dell’effetto dei cambiamenti climatici sul nostro territorio e della necessità di interventi strutturali per prevenire il dissesto idrogeologico”.
Galletti ha voluto sottolineare come la green economy costituisca “un settore ad elevato potenziale in termini di crescita, innovazione e, soprattutto, di opportunità di lavoro”.
“Dobbiamo lavorare sui giovani – ha affermato – oggi chi nasce ha già in sé una coscienza ambientale che va conservata e valorizzata. Non possiamo perdere l’occasione di far sorgere una nuova generazione di ‘nativi ambientali”.
“Siamo profondamente convinti che uno dei caratteri distintivi del governo – ha detto Galletti in conclusione – sarà la strategia per il ripristino e la valorizzazione degli asset naturali e ambientali. In un ministero che non dovrà solo gestire emergenze ma progettare un futuro sostenibile per l’Italia e per i nostri giovani”.
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