Alimentazioni alternative, i numeri di settembre

Anfia: La riduzione al 120% della maggiorazione del superammortamento per i veicoli e altri mezzi di trasporto, inserita nel Piano Industria 4.0 presentato il 21 settembre scorso, e che entrerà nella prossima Legge di stabilità, rischia, invece, di rallentare il necessario processo di ammodernamento del parco circolante che, procedendo lentamente, trova in queste misure di sostegno una garanzia di continuità, a tutto vantaggio della sicurezza sulle strade e della riduzione dell’impatto ambientale della circolazione, in linea con gli ambiziosi obiettivi ambientali fissati dai regolamenti comunitari.

Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a settembre 2016 il mercato italiano dell’auto totalizza 153.617 immatricolazioni, con una crescita del 17,4% rispetto allo stesso mese del 2015.
I volumi immatricolati nei primi nove mesi dell’anno in corso ammontano a 1.406.035 unità, il 17,4% in più rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2015.


Analizzando le immatricolazioni per alimentazione, la situazione per la mobilità sostenibile non è certo rosea. La ripartizione del mercato nel mese e nel cumulato risulta essere la seguente: 33% di quota per le auto a benzina, 57% per le auto diesel e 10% per le auto ad alimentazione alternativa. Le auto a benzina registrano una crescita tendenziale del 17% nel mese e del 26% nel cumulato da inizio anno, mentre per le auto diesel le percentuali di crescita sono rispettivamente del 25% e del 21%.
In questo quadro, le vetture ad alimentazione alternativa diminuiscono del 12% nel mese e del 15% circa da inizio anno, mentre le ibride presentano rialzi del 44% e del 50% circa, rispettivamente a settembre e nel progressivo 2016. Da inizio anno, sono state
immatricolate 935 auto elettriche (a batteria, escluse le ibride plug-in), con una flessione del 20% circa. Nei primi 9 mesi del 2016, le immatricolazioni di auto a GPL si sono ridotte di circa un quinto rispetto a un anno fa, mentre per le auto a metano la riduzione è di circa un terzo.

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