Alimentari, quelli che in etichetta indicano l’origine

carne
Carne bovina, sì all'indicazione di provenienza

Ad oggi in Europa è in vigore l’obbligo di indicare l’origine della carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova, a partire dal primo agosto 2004 l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto e dal 1° luglio 2009 l’obbligo di indicare anche l’origine delle olive impiegate nell’olio. Procede a rilento invece il Regolamento (Ue) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori approvato nel novembre 2011 che entrerà in vigore solo il 13 dicembre 2014 per l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle carni suine, ovine, caprine e dei volatili.

Secondo informazioni Coldiretti, l’Italia è invece all’avanguardia in questo percorso: il 7 giugno 2005 è scattato l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco; dal 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria; a partire dal 1 gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

L’ETICHETTA CON L’ORIGINE SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione di provenienza

 E quelli senza

Carne di pollo e derivati

Pasta

Carne bovina

Carne di maiale e salumi

 Frutta e verdura fresche

Carne di coniglio e cavallo

Uova

Frutta e verdura trasformata

Miele

Derivati del pomodoro diversi da passata

Passata di pomodoro

Formaggi

Latte fresco

Derivati dei cereali (pane, pasta)

Pesce

Carne di pecora, agnello

Extravergine di oliva

Latte a lunga conservazione

 Fonte: Elaborazioni Coldiretti

 

 

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