Agricoltura e green economy nel 4° rapporto Greenitaly

Agricoltura e green economy nel 4° rapporto Greenitaly
Agricoltura e green economy nel 4° rapporto Greenitaly

La nostra agricoltura è una delle più competitive a livello europeo con primati nel valore aggiunto per ettaro (2.181 euro/ha, il triplo di quello del Regno Unito, il doppio della Spagna, quasi il doppio della Francia, 1 volta e mezza di quello tedesco), occupati agricoli ad ettaro (10,1 ogni ogni 100 ha, il triplo rispetto a Francia, Germania e Spagna, quasi 6 volte quello del Regno Unito), export nel mondo e sicurezza alimentare.
Riguardo a questo ultimo aspetto, basti pensare che il settore agricolo italiano vanta il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3%), inferiori di 5 volte a quelli della media europea (1,5% di irregolarità) e di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9%). Risultati importanti, raggiunti anche grazie alla scommessa sulla qualità e sulla sostenibilità.

Quasi la metà (49,1%) delle imprese con produzione prevalente agricola con dipendenti, infatti, negli ultimi tre anni (2010-2012) ha adottato metodi e tecnologie per la riduzione dei consumi di energia ed acqua. Si tocca la punta del 63% nel settore delle coltivazioni di serra e dei vivai, dove il consumo di acqua ed energia è piuttosto elevato.
Il ritratto emerge dalla quarta edizione del rapporto GreenItaly 2013. Nutrire il futuro, presentato oggi a Milano da Fondazione Symbola e Unioncamere nella sede di Expo 2015.

Leggi anche:

Rapporto Greenitaly, dall’inizio della crisi più di un’impresa su cinque ha scommesso sulla green economy

Rapporto Greenitaly, la geografia degli eco-investimenti

Dove i green jobs sono più richiesti, le green valleys italiane

Lascia un commento

Your email address will not be published.

- Advertisement -