Dopo la tradizionale conferenza di fine anno alla nazione, Mario Monti ha reso pubblica la sua agenda, nella quale dedica un paragrafo all’energia verde, con l’intento di “sfruttare tutto il potenziale”.
Di seguito il testo:
“La tutela dell’ambiente è un investimento per il futuro e presupposto per vivere meglio il presente. Lavoro e salute non devono più essere alternativi, ma complementari. Per questa ragione l’economia verde non può essere “altro” dall’economia, ma è parte integrante dell’economia. L’industria, i trasporti, l’agricoltura, gli edifici devono riorientarsi secondo i criteri dell’efficienza, del contenimento delle emissioni nocive, dell’impiego di materiali riciclabili e di tecnologie intelligenti per smaltire i rifiuti, bonificare i terreni, ottimizzare il ciclo dell’acqua, mettere in sicurezza il territorio, incentivare la mobilità a basso impatto ambientale. Programmi formativi e incentivi devono facilitare le scelte “verdi”. Le regole devono essere chiare e ragionevoli – e la semplificazione operata dal Governo, ad esempio attraverso la nuova Autorizzazione unica ambientale, è un esempio di come ciò possa essere fatto –, ma bisogna essere intransigenti verso chi le viola. Agli sforzi già in atto per ridurre e differenziare la produzione di rifiuti, che vanno mantenuti e, se possibile, rafforzati, occorre affiancare sia una produzione efficiente in grado di allungare il tempo di vita dei prodotti, sia un rilancio del riciclo, in linea con i migliori esempi europei dove lo smaltimento in discarica è stato azzerato. Gli standard di qualità europei ci chiamano a cambiare la nostra mentalità in relazione alla gestione dei rifiuti, privilegiando, laddove possibile, il riciclaggio e riutilizzo. Serve puntare ad un risultato di abbattimento degli smaltimenti (in Italia riguarda tra il 50-60% dei rifiuti). Per questo serve promuovere l’innovazione aprendo i mercati a prodotti realizzati con materiali riciclati, che dovrebbero essere certificati e garantiti, e alla produzione e l’utilizzo di materie prime biodegradabili cambiare certe abitudini degli italiani. Occorre anche cambiare certi atteggiamenti per creare una vera domanda per le materie “verdi”. In questo anno il governo ha inoltre lavorato molto sull’energia: revisione degli incentivi per le rinnovabili, efficienza energetica, estrazione di idrocarburi, mercato del gas, liberalizzazione del mercato all’ingrosso dei carburanti e della distribuzione. A vent’anni di distanza dal precedente Piano energetico nazionale è stata presentata una nuova strategia energetica nazionale che fa della crescita sostenibile, dal punto di vista economico e ambientale, il proprio imperativo e punta a fare del Paese un hub energetico nel Mediterraneo. E’ necessario continuare sulla strada tracciata, dando attuazione alle linee guida della strategia per dare all’Italia una energia meno costosa, più sicura e più sostenibile. Serve infine procedere ad uno snellimento e semplificazione della governance nel mondo dell’energia, riprendendo la proposta di modifica del Titolo V della Costituzione – per riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche – accompagnata dall’introduzione, sulla base dell’esperienza dei Paesi nordeuropei, dell’istituto del “dibattito pubblico”.
Il testo completo dell’Agenda Monti è scaricabile qui: http://www.agenda-monti.it.