L’accesso all’acqua potabile sicura non è per tutti e infatti secondo un nuovo rapporto dell’Unicef e dell’Organizzazione mondiale della sanità circa 2,2 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno servizi di acqua potabile gestiti in sicurezza, ovvero ben una persona su tre a livello globale.
Il rapporto sulle disuguaglianze nell’accesso all’acqua, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene rivela anche che più della metà del mondo non ha accesso a servizi igienici sicuri: 4,2 miliardi non godono di servizi igienici sicuri e 3 miliardi mancano di servizi di base per lavarsi.
Sebbene siano stati compiuti progressi significativi verso l’accesso universale all’acqua di base, ai servizi igienici e all’igiene, vi sono infatti enormi lacune nella qualità dei servizi forniti.
“Il semplice accesso non è sufficiente. Se l’acqua non è pulita, non è sicura da bere o è lontana, e se l’accesso al bagno non è sicuro o limitato, non stiamo facendo quanto dobbiamo per i bambini del mondo – ha dichiarato Kelly Ann Naylor dell’Unicef – i bambini e le loro famiglie nelle comunità povere e rurali sono più a rischio di essere lasciati indietro. I governi devono investire nelle loro comunità se vogliamo colmare queste divisioni economiche e geografiche e realizzare questo fondamentale diritto umano “.
Il rapporto rivela che 1,8 miliardi di persone hanno ottenuto l’accesso ai servizi di base per l’acqua potabile dal 2000, ma ci sono ampie disuguaglianze nell’accessibilità, disponibilità e qualità di questi servizi.