Federconsumatori e Adusbef, visti i gravi disagi che stanno affrontando i cittadini di Messina – oltre duecentomila abitanti sono senza acqua – chiedono l’immediata sospensione dell’invio delle fatture e stanno valutando azioni risarcitorie.
Una vicenda che non si può giustificare da nessun punto di vista, sottolineano le associazioni, con ritardi gravi ed ingiustificati ritardi a tutti i livelli: Comune, Regione, Protezione Civile. E’ inaccettabile e incivile, scrivono in una nota, che dopo sei giorni non sia attivo un piano di emergenza che sollevi dai disagi in primis le persone più deboli.
A quanto pare, proseguono, a funzionare è solo il mercato nero dell’acqua: i controlli risultano inesistenti. “Alcune voci dicono che con 100/150 euro sia possibile acquistare 3000 litri di acqua. Un abuso intollerabile nella tragedia.
Federconsumatori e Adusbef richiedono tassativamente che l’acqua in arrivo con le cisterne venga distribuita gratuitamente (con severe pene per chi tenta di lucrare su questa situazione) e con precedenza alla popolazione più debole, alle strutture di assistenza, alle scuole.
“Il disastro di Messina dimostra, ancora una volta, la pericolosità e i danni provocati dalla speculazione che continua a saccheggiare il territorio, nonché denota l’assenza totale di prevenzione ed organici interventi.
L’intero Sud, ma anche quanto avvenuto in Toscana e in Liguria nei giorni scorsi, ripropongono drammaticamente la necessita di destinare risorse per mettere in sicurezza il territorio. In tal senso è indispensabile ed urgente programmare interventi per contrastare seriamente il dissesto idrogeologico che interessa quasi l’intero Paese. Un’operazione che creerebbe lavoro, sicurezza, efficienza e ingenti risparmi.
Ma il caso Messina ripropone anche la necessita di interventi strutturali/seri/a lunga scadenza su tutta la filiera idrica. Per questo chiediamo di inserire di prevedere deroghe al patto di stabilità per investimenti, ponendo questo settore come prioritario.”
Nel ricordare che gli sportelli delle associazioni sono a disposizione dei cittadini per informazioni e assistenza, chiedono poi al Governo maggiore attenzione e responsabilità: “deve prendere in mano la situazione e sopperire alle carenze evidenziate a livello locale. Non si può limitare, dopo sei terribili vissuti dai cittadini di Messina, ad esprimere disapprovazione: la priorità è ripristinare il servizio e consentire ai messinesi di tornare a vivere in condizioni degne di un paese civile.”