Da giovedì 9 maggio fino a sabato 11 Consider yourself as a guest (Cornucopia), l’opera di oltre 4 metri realizzata con rifiuti plastici dall’artista statunitense Christian Holstad, è visibile sul Canal Grande, davanti all’università Ca’ Foscari. L’esposizione continuerà poi nel cortile dell’ateneo fino al 12 giugno.
L’installazione è un invito a riflettere sull’urgenza di affrontare il tema dell’inquinamento dai rifiuti dei mari e degli oceani di tutto il mondo, letteralmente “portando a galla” un problema di assoluta attualità e non lasciandolo nascosto nei fondali del mare.
“Un mio vicino di casa aveva appeso alla porta un cartello con scritto ‘Considerati un ospite’. Per anni ho visto ogni giorno quella frase, che è diventata per me come un mantra inconsapevole”, racconta Christian Holstad. “La nostra dipendenza dalla plastica non è sostenibile. I suoi effetti si stanno espandendo nei nostri continenti e nelle nostre acque. Consider yourself as a guest (Cornucopia) è una riflessione sull’impatto che abbiamo sul pianeta e sul nostro ruolo di consumatori che alimentano questa crescente massa di plastica”.
Invitato da Milovan Farronato proprio per la sua attenzione ai temi del consumo e il suo effetto sul mondo, con questo progetto l’artista stravolge il significato classico dell’immagine iconica della cornucopia – simbolo antico di fortuna e di abbondanza -, legandolo a un inedito senso negativo di “eccesso”.
Il progetto, promosso da FPT Industrial, leader nel settore dei motori industriali e main sponsor del Padiglione Italia alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, rivela non solo l’attenzione del brand al mondo dell’arte, ma anche l’impegno concreto rivolto alla sostenibilità e alla tutela ambientale, soprattutto dei mari, proprio per la rilevanza che la produzione di motori marini ha per l’azienda.
Da aprile 2019, infatti, FPT Industrial è partner del progetto europeo Clean Sea Life, che promuove attività di sensibilizzazione volte alla tutela dei mari dall’inquinamento dei rifiuti.
La presentazione dell’opera negli spazi dell’Università Ca’ Foscari Venezia conferma ulteriormente la vocazione etica del progetto: l’università infatti dal 2010, attraverso il programma Ca’ Foscari Sostenibile, si impegna ogni anno ad incoraggiare azioni e comportamenti che riducano l’impatto dell’Università sull’ambiente e sulle risorse naturali, e a promuovere il benessere della comunità, l’equità sociale e lo sviluppo economico.