Sono ordinabili anche in Italia i veicoli Holthausen a celle a combustibile (fuel cell), disponibili in diverse configurazioni, in funzione del loro utilizzo: dai trattori per semirimorchio ai veicoli commerciali fino ai mezzi per le municipalizzate utilizzati per servizi all’interno dei centri urbani. La commercializzazione è curata da GreenForce, azienda parte del piemontese Gruppo Holdim focalizzata sulle soluzioni di trasporto sostenibile.
L’annuncio durante la presentazione del camion full hydrogen arrivato in Italia sulla direttrice Paesi Bassi – Milano – Monferrato, che si è tenuta il 17 maggio pressi gli headquarters del Gruppo Holdim, dove ha sede anche GreenForce, a Serralunga di Crea, in provincia di Alessandria, dopo avere percorso quasi 1.500 chilometri a zero emissioni.
Si tratta di un trattore stradale a tre assi, equipaggiato con un pacco di celle combustibili a idrogeno da 200 kW che fornisce energia per un motore elettrico da 450 kW. Sul retro cabina sono posizionati i serbatoi dell’idrogeno dalla capacità totale di 50 kg. In questa configurazione, l’autonomia media del veicolo è intorno ai 650 km.
Partito da Hoogezand, nei Paesi Bassi, si è diretto a Milano, dove è stato esposto presso lo stand GreenForce al Salone Transpotec ed è infine giunto nel Monferrato.
“Il viaggio per raggiungere Milano – hanno raccontato durante l’incontro Aldo Longana e Roberto Sterza, rispettivamente presidente e co-fondatore nonché direttore di GreenForce – può essere considerato in pratica il primo e più lungo effettuato da un veicolo a idrogeno, standard e non prototipo. Abbiamo percorso più di 1.300 km attraversando Paesi Bassi, Germania e Svizzera. Durante il tragitto ci siamo fermati in diverse stazioni di rifornimento pubbliche e tutto è andato secondo i piani, ovvero anche senza informare i gestori in anticipo. Insomma una simulazione di un tragitto di routine. Per il rifornimento abbiamo impiegato circa una decina di minuti.”
“Purtroppo l’ultimo rifornimento è stato eseguito in Svizzera, dopodiché entrando in Italia, sulla direttiva Svizzera-Milano non ci sono stazioni. Tuttavia se volessimo tornare indietro direttamente dal capoluogo lombardo, abbiamo sufficiente autonomia per effettuare il percorso inverso. Confidiamo nell’implementazione di una rete adeguata di stazioni di rifornimento, così come previsto dai piani in essere.”
La stazione di servizio multicarburante
Il desiderio di Holdim è di riuscire a completare la filiera. Per questo ha deciso di impegnarsi anche in una stazione di servizio che offrirà in futuro tutti i Bio Carburanti disponibili sul mercato. Il primo step sarà consentire il rifornimento di BIO LCNG, ovvero metano sia allo stato gassoso che liquido. L’intenzione è di avere un’offerta completa di tutti i carburanti alternativi tra cui in futuro anche l’idrogeno.
Nel corso dell’evento a Serralunga di Crea, realizzato in collaborazione con Greenture, azienda del gruppo Snam, Federmetano, Assogasmetano e NGVItaly, è stato presentato anche questo importante progetto.
Mezzi a idrogeno Holthausen Green Technology, autonomia e manutenzione
Autonomia e manutenzione sono due aspetti di grande rilevanza per gli operatori. L’incontro a Serralunga di Crea è stato l’occasione per fare chiarezza. L’autonomia è in funzione alla capacità totale dei serbatoi di idrogeno. La configurazione base di un trattore 4×2 per un utilizzo regionale prevede 7 serbatoi per un totale di 35 kg di idrogeno, ed un’autonomia di 450 km circa. Sono già stati consegnati a clienti del nord Europa dei trattori 6×2, con capacità totale dei serbatoi uguale a 100 kg di idrogeno, per un totale di oltre 1.100 km di autonomia.
Il veicolo esposto al Transpotec, dotato di una capacità totale di 50 kg di idrogeno, può essere impiegato in tratte più lunghe fino a 650 km.
“A proposito di Transpotec – hanno proseguito Longana e Sterza – l’aver comunicato che il veicolo è arrivato via strada, ha contribuito ad aumentare la curiosità nei confronti della soluzione Fuel Cell Idrogeno e soprattutto ha aumentato la consapevolezza che i veicoli a idrogeno sono una realtà.”
“L’interesse concreto degli operatori del trasporto è andato oltre le nostre aspettative più ottimistiche; abbiamo incontrato aziende intenzionate ad anticipare il futuro e a porsi come punti di riferimento nell’ambito del trasporto sostenibile. Alcune aziende di trasporto hanno manifestato un interesse maggiore, chiedendo di poter subito testare il veicolo esposto al salone, mentre con altri operatori stiamo concordando un periodo di test prolungato nelle loro condizioni di lavoro, nelle prossime settimane.”
Riguardo alle operazioni di manutenzione di un veicolo a idrogeno, GreenForce sottolinea che sono notevolmente inferiori rispetto a uno analogo con motore endotermico. Le parti che necessitano manutenzione, riguardano l’impianto frenante e lo sterzo. Il propulsore a fuel cell non richiede particolare attenzione, se non un controllo periodico.
Una volta su strada, i veicoli a idrogeno potranno contare sulla rete di assistenza, alla quale GreenForce sta già lavorando. Alle officine partner viene richiesto di ottemperare agli standard richiesti da un veicolo convenzionale e di rispettare le normative valide per i veicoli elettrici.
Il Memorandum d’intesa
La commercializzazione dei veicoli a celle a combustibile avverrà in seguito alla recente firma di un Memorandum d’Intesa mirato allo sviluppo di un ecosistema di trasporto basato sull’idrogeno in Italia tra GreenForce e l’olandese Holthausen Clean Technology, leader nella produzione di veicoli a celle di combustibile alimentati ad idrogeno.
GreenForce, con il supporto di Holthausen Clean Technology, si impegnerà nella vendita e nell’assistenza post-vendita di veicoli industriali e commerciali ad idrogeno a società di trasporto e al settore pubblico e intende giocare un ruolo primario nello sviluppo dell’infrastruttura delle stazioni di rifornimento.
Per Aldo Longana, presidente di GreenForce, “La collaborazione tra Holthausen e GreenForce nasce su basi tecniche e commerciali solide. Vista la partecipazione e la comprensione del progetto da parte della clientela, mi auguro che presto anche i nodi relativi al supporto finanziario vengano presto sciolti.”
Roberto Sterza, co-fondatore e direttore di GreenForce, ha affermato: “Il progetto è stato apprezzato anche da una serie di operatori provenienti da paesi confinanti. Ciò è in linea con la strategia di GreenForce di essere presente immediatamente in più mercati europei, con riferimento in particolare alla Svizzera, Austria e Germania.”