Biogas: appello del settore a rivedere tempi Pnrr per obiettivi produzione biometano

L’appuntamento annuale con Biogas Italy arriva nel 2023 in un momento cruciale di implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), inserita nella revisione del quadro normativo europeo che spinge gli stati membri ad accelerare nel percorso per la transizione.

All’interno di questo scenario viene dato un ruolo di primo piano alle bioenergie, su cui il nostro Paese ha sviluppato un modello virtuoso in ambito agricolo. Le opportunità legate allo sviluppo del biometano e alla continuità della valorizzazione del biogas, le criticità che potrebbero frenare il raggiungimento degli obiettivi, le azioni da mettere in campo per permettere all’agricoltura di fare la propria parte sono dunque i principali focus presentati a Roma, presso il Salone delle Fontane dell’Eur, dal CIB – Consorzio Italiano Biogas che ha posto l’attenzione sulle strade possibili e prontamente attuabili per il settore: “FarmingPossible. Tutta l’energia del biogas”.

“Raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sviluppo della produzione di biogas e biometano tracciati nel PNRR consentirebbe di rafforzare la sicurezza energetica nazionale facendo leva sul percorso di transizione avviato dalla nostre aziende agricole. Le imprese sono pronte a raccogliere questa sfida, abbiamo però bisogno di un percorso attuativo che tenga conto dei tempi di realizzazione degli investimenti e che ne assicuri la loro bancabilità. La crisi economica accompagnata da un’impennata dei prezzi delle materie prime, accentuata dalla guerra russo-ucraina, ha un peso non trascurabile sul settore primario. Per sollecitare gli imprenditori a intraprendere un nuovo percorso di investimenti è necessario avere quanto prima un quadro normativo organico, ma soprattutto che si allarghi lo sguardo tracciato dal PNRR oltre il 2026. Il piano deve essere una tappa di una strategia industriale ed energetica che guardi al futuro.”, dichiara Piero Gattoni, Presidente del CIB.

L’evento giunto ormai alla sua settima edizione, si è affermato come iniziativa di riferimento per il settore del biogas e biometano agricolo. Un’attenzione particolare è stata riservata al contributo del settore agricolo verso il percorso di transizione ecologica, alla luce del mutato scenario geopolitico che ha rimesso al centro il ruolo strategico dell’agricoltura. Maciej Golubiewski, Capo gabinetto del Commissario Europeo per l’Agricoltura, ha ribadito il ruolo strategico di biogas e biometano, rinnovando il pieno supporto del Commissario Janusz Wojciechowski al settore: “Il lancio della Biomethane Industrial Partnership (BIP) sarà determinante per affrontare le sfide del futuro per l’attuazione di un quadro favorevole che possa concorrere al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di produzione di 35 miliardi mc di biometano al 2030. La guerra in Ucraina ha riportato la necessità di intensificare gli sforzi per la produzione di energia rinnovabile in Europa, senza andare a discapito della produzione alimentare. In particolare, biogas e biometano rivestono un’opportunità unica per l’indipendenza energetica europea.”

Alla giornata ha partecipato anche la parlamentare europea Patrizia Toia che ha sottolineato l’importanza di un quadro normativo che permetta al mercato di assumere un ruolo importante in tutta Europa; mentre l’europarlamentare Salvatore De Meo ha messo l’accento sulla necessità di insistere di fronte alla scadenza degli incentivi per stimolare il Governo a investire nel biogas agricolo per avere sempre maggiore autonomia energetica. Gli On. Giuseppe Castiglione, Luca Squeri, Paola De Micheli e il Sen. Luca De Carlo hanno accentuato il ruolo del biogas e biometano agricolo nel percorso di transizione e la necessità di un sistema che permetta alle aziende agricole di portare avanti gli investimenti.

Al centro della prima giornata il ruolo strategico del biometano per il futuro climatico, energetico e sostenibile del Paese. A partire dalle risorse messe a sistema dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): circa 2 miliardi di euro per gli investimenti per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano e la diffusione di pratiche ecologiche che potranno portare entro la fine del 2026 a una produzione aggiuntiva di 2.3 miliardi di metri cubi di biometano, parte di un più ambizioso percorso europeo che dovrà portare l’Ue a produrre 35 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2035 per ridurre la dipendenza di gas dall’estero e incentivare la transizione green. Ne ha parlato anche Giovanni Perrella, componente della segreteria tecnica del Dipartimento Energia del MASE: “Servono incentivi giusti e occorre spingere di più per lo sviluppo del biometano, riscrivere nuove regole per stimolare la produzione in Italia e in Europa. L’obiettivo per la fine del 2023 è quella di raggiungere i 700 milioni di metri cubi di biometano in Italia. Accanto alle opportunità legate al biometano, non bisogna dimenticare le potenzialità dell’energia elettrica da biogas per sostituire le fonti fossili, cosa utile in un momento in cui dobbiamo decarbonizzare.”

Con la pubblicazione del nuovo decreto biometano e il primo bando PNRR per l’apertura della prima procedura competitiva pubblica, il settore è finalmente entrato nel vivo degli investimenti. Sul punto il Presidente Gattoni ha ribadito: “I tempi stretti del PNRR, a cui si aggiungono le difficoltà dovute al caro prezzi delle materie prime e le tempistiche delle connessioni alla rete del trasporto e della distribuzione del gas, rischiano di rallentare lo sviluppo della filiera del biometano. Le imprese sono pronte a fare la propria parte ma ci attendiamo che l’Europa e il nostro Paese non diano solo indirizzi, ma risposte legislative coerenti alle necessità delle aziende per fare gli investimenti.”

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