L’Islanda non dovrebbe cacciare più le balene a partire dal 2024, più che per motivi etici per motivi economici: si tratta di un’attività che non rende più come un tempo.
Secondo Svandís Svavarsdóttir, ministra islandese per la Pesca, partito dei Verdi (in un intervento sul quotidiano Morgunbladid) la caccia alle balene non porta più benefici apprezzabili e allo scadere dei regolamenti governativi alla fine del 2023, le licenze alle compagnie non saranno più rinnovate .
Gli irriducibili rimangono quindi Giappone – che ha continuato la caccia per decenni con la scusa della ricerca scientifica per poi tornare alla caccia commerciale conclamata dal luglio 2019 e Norvegia che complessivamente, insieme all’Islanda, hanno ucciso 40mila esemplari dal 1986 in poi, in barba alla moratoria internazionale imposta dalla Commissione internazionale (International Whaling Commission, Iwc) in vigore dal 1986.