È stata presentata oggi alle imprese CO2 Circle Lab – CCL, nuova infrastruttura di ricerca congiunta di Politecnico di Torino e Istituto Italiano di tecnologia (IIT). Obiettivo, trovare risposte alla necessità di sviluppo e innovazione tecnologica in grado di alimentare modelli di produzione, e di gestione dei materiali e dell’energia, ispirati ai principi della circolarità e della sostenibilità ecologica.
Recuperare il carbonio
Un esempio? L’anidride carbonica è un rifiuto delle nostre attività quotidiane che contribuisce in larga misura al problema del riscaldamento globale. Ma la CO2 può essere trasformata da problema a risorsa. È infatti possibile recuperare il carbonio della molecola di CO2 e riutilizzarlo per ottenere prodotti sintetici, combustibili, materiali, sostanze chimiche per la fertilizzazione del suolo, l’alimentazione degli animali e la cura della persona. È possibile realizzare questo processo in modo sostenibile: l’utilizzo del carbonio ha bisogno dell’idrogeno come partner chimico e sia l’idrogeno che la trasformazione della CO2 possono essere ottenuti attraverso diversi processi (elettrochimico, termochimico, fotochimico e biologico) usando energia rinnovabile. CO2 Circle Lab offre attrezzature d’avanguardia per il recupero, l’accumulo e il riutilizzo delle emissioni di diossido di carbonio attraverso tutti e quattro questi processi.
L’infrastruttura di ricerca
Laboratori e attrezzature della nuova infrastruttura sono distribuiti tra il Politecnico di Torino, l’Energy Center e l’Environment Park (che è anche la sede del Centro di ricerca di IIT a Torino – Center for Sustainable Future Technologies – CFST). CCL è stata co-finanziata da Politecnico, Istituto Italiano di Tecnologia e da fondi europei FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) attraverso il bando infra-P della Regione Piemonte.
Si tratta di un’infrastruttura di ricerca aperta che mette a disposizione servizi per le imprese e per altri Centri di Ricerca. Nel corso della presentazione è stato presentato alle aziende il vasto catalogo di servizi offerti da CCL, con un’attenzione particolare alle PMI del territorio piemontese, che possono accedere a finanziamenti regionali per usufruire di servizi di ricerca presso infrastrutture come CCL.
Favorire la ricerca
“Questa infrastruttura di ricerca ben rappresenta la strategia del nostro Ateneo, che mira da un lato a valorizzare pienamente le competenze settoriali anche in ottica multidisciplinare, e dall’altro intende rafforzare collaborazioni con partner strategici come IIT ed Environment Park, così da creare un solido sistema di ricerca integrata sul nostro territorio”, ha osservato il Rettore del Politecnico Guido Saracco. “Il tema del riuso della CO2, poi, costituisce per il nostro Ateneo un’area di sviluppo di nuova ricerca e di attrazione imprenditoriale, nel quale abbiamo già a disposizione competenze all’avanguardia, che potranno accrescersi anche grazie al CO2 Circle Lab”.
Transizione ecologica
“Infrastrutture come questa sono fondamentali per avviare un concreto processo di transizione ecologica, IIT ha implementato nel piano scientifico una iniziativa dedicata alla sostenibilità e in questo contesto il nostro centro di Torino e le attività che svolge in collaborazione con il Politecnico, rappresentano un driver fondamentale dell’iniziativa che stiamo portando avanti e che coinvolge tutti nodi della rete IIT su scala nazionale”, conclude il direttore scientifico di IIT Giorgio Metta.
Hub di ricerca
“CO2 Circle Lab è sostenuto e finanziato dalla Regione con la prima edizione del bando INfra-P ed è oggi una realtà grazie ad una visione lungimirante che ci ha permesso, nonostante le difficoltà di avanzamento riscontrate a causa della pandemia, di arrivare in anticipo e già preparati su una sfida così cruciale per il nostro futuro. Mentre quindi altri territori devono ancora partire su questi temi, noi possiamo già contare su un’infrastruttura reale e funzionante, che sarà un hub di ricerca e di eccellenza e che rappresenta solo un primo tassello del nuovo ecosistema dell’innovazione piemontese, destinato a delineare i prossimi decenni di sviluppo”, conclude l’Assessore all’Innovazione e Ricerca della Regione Piemonte Matteo Marnati.